Celosia argentea: Il Fiore Che Vi Sorprenderà Per Le Sue Capacità

Vincere la sfida globale contro l’inquinamento da metalli pesanti è una missione tra le più importanti per l’umanità: la Celosia argentea è una “nuova arma biologica” di cui disporre.

Al momento dell’uscita di questo articolo (con annesso video), sono passati pochi mesi dalla pubblicazione ufficiale che attesta le capacità anti-inquinamento e, soprattutto, la duttilità di questo particolare fiore.

Date le sfide che la transizione ecologica ci pone dinnanzi, è importante poter disporre di elementi naturali specialisti nei confronti di un certo tipo di inquinamento, da un lato.

Tuttavia, non dobbiamo dimenticare l’importanza di quelli che invece hanno la capacità di agire nei confronti di più inquinanti presi insieme, dato che proprio questa è la situazione reale nella maggior parte dei siti.

Pertanto, nella costruzione di una strategia basata su elementi naturali per assorbire, arrestare o degradare l’inquinamento in tutte le sue forme, è necessario integrare queste due tipologie (almeno) di elementi naturali.

In certi casi, la Celosia può fare davvero molto.

Celosia argentea come strumento per stabilizzare al suolo ben 4 metalli nello stesso momento

Celosia argentea Vs Metalli Pesanti: Una Nuova Opportunità

Si tratta proprio di una “nuova” occasione, considerando che prima del Gennaio 2024 (questo articolo è di Aprile 2024) non vi erano pareri concordi su questo preciso punto.

La Celosia argentea può essere molto utile in presenza di inquinamento da metalli pesanti, grazie alle sue proprietà di stabilizzatore.

Questa è la sintesi dell’azione del fiore, da conoscere subito per garantirne un’applicazione di successo in particolari contesti.

Ancora una volta, dunque, siamo ad affrontare il tema della co-contaminazione o “contaminazione multi-metallica”, così frequente e diffusa sul territorio, a livello globale.

Un grande aiuto sia per le zone nei confronti dei quali si verifica un impatto diretto da parte di molte attività industriali, ma non soltanto.

Anche una grande opportunità per elaborare una strategia più articolata in previsione dell’incremento di attività estrattive per le esigenze della transizione ecologica.

La Celosia argentea può essere molto utile per combattere l'inquinamento da metalli pesanti - immagine pisauikan @Pixabay
La Celosia argentea può essere molto utile per combattere l’inquinamento da metalli pesanti – immagine pisauikan @Pixabay

Quali Metalli Si Possono Ridurre Con La Celosia argentea

Pur trattandosi di un fiore che si comporta bene (come stabilizzatore) nei confronti della contaminazione multi-metallica, c’è una precisazione da fare.

La migliore attività nei confronti del mix di metalli accade quando la Celosia argentea si trova in presenza di quattro metalli contemporaneamente.

Si tratta dei seguenti:

  • Cromo
  • Rame
  • Piombo
  • Zinco

Già da questa singola informazione, emerge che la Celosia argentea potrebbe trovare impiego in assocaizione ad altri elementi, che già abbiamo incontrato.

Per esempio con la Calendula, fiore specializzato nell’assorbimento del rame, oppure anche di altri elementi naturali attivi nei confronti del cromo, quali ad esempio il cumino nero, più altri ancora.

Pertanto, è essenziale studiare bene il profilo ambientale della zona, prima di applicare la celosia, al fine di ottenere la migliore stabilizzazione dei metalli.

Bisogna conoscere le caratteristiche di contaminazione del suolo su cui cresce questo fiore - immagine India Biodiversity Portal
Bisogna conoscere le caratteristiche di contaminazione del suolo su cui cresce questo fiore – immagine India Biodiversity Portal

L’Importanza Della Situazione Di Partenza

A proposito di profilo ambientale della zona, i risultati di assorbimento dei metalli da parte della Celosia argentea possono variare.

Infatti, il fiore è stato testato in varie condizioni, da 100 fino a 400 mg/Kg per ciascuno dei metalli componenti il mix presentato sopra.

Questo intervallo rappresenta i limiti all’interno dei quali la Celosia funziona meglio.

Tuttavia, per concentrazioni che si aggirano intorno ai 400 mg/Kg, cominciamo ad essere evidenti alcuni segni di sofferenza.

Nonostante questo, l’azione stabilizzante è efficace, il che ha consentito di ritenere utile ed indicato l’uso della Celosia argentea in presenza di questo specifico mix di metalli pesanti.

Sul piano pratico, dopo aver rilevato le condizioni ambientali di partenza, è possibile utilizzare il fiore in due modalità distinte.

A seconda della scelta effettuata, però, l’esito può essere profondamente diverso.

La piantina della Celosia argentea - immagine Wikimedia Commons
La piantina della Celosia argentea – immagine Wikimedia Commons

I 2 Modi Per Utilizzare La Celosia argentea Contro L’Inquinamento Da Metalli Pesanti

La prima modalità per l’applicazione della Celosia argentea in presenza di contaminazione multi-metallica prevede di partire proprio da zero.

Questo significa procedere alla piantumazione a partire dai semi, portati nell’area oggetto di interesse.

Tale modalità è possibile quando la concentrazione dei singoli metalli (e di uno in particolare) non raggiunge i livelli più alti dell’intervallo indicato sopra.

Quando però il valore del cromo (soprattutto) si aggira intorno ai 400 mg/Kg, si ha una forte riduzione della germinazione della Celosia.

In media, si è notato che in questi casi il fiore presenta una germinazione del 26.6%, il che significa poco più di una piantina su 4.

Qualcosa di simile accade anche per gli altri metalli, ma in modo più sfumato.

Il problema, ancora una volta, è rappresentato dal cromo, per il quale è sempre utile associare altri elementi naturali in grado di potenziare l’assorbimento.

Il fiore cresce bene in un determinato intervallo di contaminazione - immagine 8088465 @Pixabay
Il fiore cresce bene in un determinato intervallo di contaminazione – immagine 8088465 @Pixabay

La Reazione Della Celosia argentea Alla Presenza Dei Metalli

L’altra modalità di applicazione del fiore per il risanamento della contaminazione multi-metallica è la piantumazione delle piantine.

Prima di questo, tuttavia, sarebbe utile “allenare” il fiore a vivere in concentrazioni progressive di metalli al fine di aumentare le sue capacità di adattamento.

In ogni caso, una volta portate sull’area oggetto di intervento, l’azione dei metalli determina un visibile effetto sulla biomassa della Celosia argentea.

In particolare, si ha una riduzione della biomassa, fenomeno che si verifica un pò in tutti i casi, sebbene il fiore riesca comunque a sopravvivere.

Cosa persino più importante, l’azione di stabilizzazione continua, nonostante la presenza dei metalli pesanti al suolo.

Questo fiore ha dimostrato infatti di avere un comportamento molto utile ai fini del risanamento ambientale.

Nelle parti alte della pianta si trovano metalli in bassissima quantità - immagine 8088465 @Pixabay
Nelle parti alte della pianta si trovano metalli in bassissima quantità – immagine 8088465 @Pixabay

Il Basso Assorbimento Dei Metalli Da Parte Del Fiore

Nonostante la presenza, anche in elevate quantità, del mix di metalli pesanti, la Celosia argentea riesce ad escludere l’assorbimento di questi dalle radici.

Infatti, varie misurazioni, in diversi momenti, in diverse condizioni di inquinamento del suolo, hanno dato tutte un esito comune.

La presenza dei metalli a livello delle parti alte della pianta ed anche delle radici è molto bassa.

Questo è ciò che permette alla Celosia di sopravvivere, pur mostrando segni di sofferenza.

Questo è il comportamento del fiore in senso generale, che può diventare la base per il suo uso in ambito di risanamento ambientale.

Come però spesso accade, le cose si complicano quando si comincia a considerare il comportamento specifico nei confronti di un singolo metallo, presente in particolari condizioni.

La Celosia riesce in alcuni casi ad assorbire piombo e zinco - immagine No_name13 @Pixabay
La Celosia riesce in alcuni casi ad assorbire piombo e zinco – immagine No_name13 @Pixabay

La “Sorpresa” Della Celosia argentea Nei Confronti Dei Metalli

Più che una “sorpresa” vera e propria, potremmo meglio identificarla come “comportamento anomalo”.

Nonostante la Celosia argentea sia una pianta stabilizzante, non assorbente, capita che due metalli, quando presenti in basse concentrazioni, vengono assorbiti.

Sono il piombo e lo zinco: pertanto, in presenza di bassi livelli di questi metalli pesanti, è ipotizzabile l’applicazione della Celosia anche come “estrattore” dal suolo.

Resta il fatto che la capacità di traslocazione del fiore è in genere buona per tutti i quattro metalli.

Questo vuol dire che la Celosia ha la capacità di traferire bene i metalli dalle radici fino alle parti alte della pianta, anche se l’assorbimento è minimo o assente.

Una proprietà che purtroppo non può essere sfruttata utilmente nell’ambito di azioni di risanamento ambientale.

Ad eccezione dei casi in cui piombo e zinco sono presenti e diffusi, ma in basse quantità.

La Celosia argentea è dunque un fiore utilissimo quando inserito nel contesto di una strategia più articolata - immagine Scamperdale @Flickr
La Celosia argentea è dunque un fiore utilissimo quando inserito nel contesto di una strategia più articolata – immagine Scamperdale @Flickr

Il Miglior Modo Per Utilizzare Questo Fiore

A seguito di tutte le prove e le analisi condotte, l’azione di stabilizzazione della Celosia argentea è molto utile sul piano ambientale.

Il suo utilizzo va esteso in tutte le aree a rischio per la presenza di questi 4 metalli in modo particolare, soprattutto per evitare la possibile diffusione della contaminazione.

Del resto questa è la funzione primaria degli elementi stabilizzanti.

Il contesto è quello che ancora una volta fa la differenza, tuttavia la Celosia non va lasciata “sola” soprattutto quando ad essere più concentrato e diffuso è il cromo.

In presenza di cromo, è necessario considerare l’uso di altri elementi naturali, ad es. iperaccumulatori, in grado di ridurre il livello del pericoloso metallo.

La Celosia argentea diventa quindi un ottimo supporto, data la sua azione nei confronti dei quattro metalli pesanti.

La sua azione deve essere di completamento del lavoro, soprattutto per coprire i punti che più facilmente possono ricevere una nuova contaminazione.

Celosia argentea come strumento per stabilizzare al suolo ben 4 metalli nello stesso momento

Conclusioni

La Celosia argentea fa parte di quel gruppo (molto nutrito) di piante floreali che possono agire come supporto nel contesto di interventi più ampi.

La sua capacità di stabilizzatore è fondamentale per impedire che la contaminazione, già diffusasi in un primo momento, possa continuare il suo pericoloso percorso.

Un altro vantaggio da non dimenticare è la possibilità di agire su più metalli insieme, per di più in un preciso contesto, caratterizzato dalla presenza di quattro metalli pesanti in particolare.

Senza contare che presenta delle “anomalie” di comportamento nei confronti di alcuni metalli in basse concentrazioni (piombo e zinco) che fanno della Celosia un’ottima opzione singola in questi casi.

Avremo sempre di più a che fare con la contaminazione multi-metallica ma non è detto che dovremo necessariamente mettere in campo molte strategie.

Ne basta una soltanto che funziona, che si adatta e che non si ferma.