Crisantemi: Una “Nuova Vita” Dedicata Alla Protezione dell’Ambiente

Tutte le volte che si pensa ai crisantemi, probabilmente la protezione dell’ambiente non è la prima cosa che viene in mente.

Molto più noti per la loro funzione ornamentale, in particolare nella ricorreza di “Ognissanti” e del giorno dei defunti.

Ironia della sorte, anche il crisantemo, quando “defunto”, può avere una ottima funzione come elemento anti-inquinamento.

Anche questo fiore, dunque, diventa parte del gruppo delle migliori soluzioni naturali per proteggere ambiente e salute dalla minaccia di varie forme di inquinamento.

In particolare, il crisantemo ha dimostrato un’ottima capacità di intervenire per un problema di contaminazione che riguarda l’acqua.

Questo problema potrebbe sembrare non particolarmente “urgente” da affrontare, tranne per chi si trova a doverlo fronteggiare ogni giorno.

Si tratta di una condizione molto specifica, che tuttavia la “transizione ecologica” del prossimo futuro potrebbe rendere più esteso e pericoloso sul territorio.

Crisantemi come strumento per decontaminare l'acqua in un caso molto particolare

Crisantemi Come Soluzione Ambientale

Prima ancora di definire il problema, partiamo dalla motivazione alla base di questa soluzione.

Poiché i crisantemi sono fiori particolarmente diffusi (e lo sono soprattutto in un momento preciso dell’anno), c’è la possibilità di ottenere un grande risultato.

Questo è possisbile perché la soluzione proposta oggi prevede l’utilizzo di questi fiori in forma di biomassa, oppure di Biochar.

E’ dunque utile considerare questa possibilità proprio perché c’è una grande disponibilità di crisantemi “usati” in un determinato momento dell’anno (nel solo 2022, si parla di 3.5 milioni di fiori).

Così, invece di considerarli come un rifiuto, c’è la concreta occasione per trasformare un problema (lo smaltimento) in un vantaggio, vale a dire il risanamento ambientale di una condizione molto specifica ma pericolosa.

Senza contare che questo problema accompagna il percorso della transizione ecologica o, meglio, rappresenta uno di quegli “effetti collaterali” da tenere sempre in considerazione.

I crisantemi possono essere molto utili per l'ambiente - immagine Nowaja @Pixabay
I crisantemi possono essere molto utili per l’ambiente – immagine Nowaja @Pixabay

Come Utilizzare I Crisantemi Per Questo Problema

A completamento di quanto espresso nel paragrafo precedente, va aggiunto che si pone sempre la necessità di scegliere tra la biomassa dei crisantemi ed il Biochar ottenuto dalla medesima.

Anticipiamo subito ciò che incontreremo successivamente: il Biochar funziona meglio della biomassa semplice, per questo problema.

Ecco perché è necessario fare attente valutazioni anche economiche, per valutare il rapporto costo/beneficio.

In alcuni contesti, per esempio quello industriale e/o minerario, la dotazione tecnica è tale da rendere agevole la produzione e successiva applicazione del Biochar.

In altri contesti, come quelli di comunità, ad esempio, potrebbe essere molto “meglio” utilizzare la biomassa tal quale.

Così si possono ottenere risultati comcunque importanti, mantenendo bassi (o quasi nulli) i costi del processo.

Un tipico scenario di contaminazione dell'acqua da parte del nickel - immagine BBC
Un tipico scenario di contaminazione dell’acqua da parte del nickel – immagine BBC

Crisantemi Per L’Acqua Contaminata Dal Nickel

Come anticipato, potrebbe sembrare che si tratta di un “piccolo problema”, tranne per le aree che lo sentono maggiormente proprio perché coinvolte direttamente.

Tuttavia, la contaminazione dell’acqua da parte del nickel rappresenta un serio problema ambientale e di salute pubblica.

Questo può avvenire sia in presenza di attività minerarie e/o industriali, sia di riflesso in zone che subiscono gli effetti di una emissione non ben controllata del nickel nell’acqua.

Pertanto, è importante agire soprattutto alla fone, per evitare che il nickel entri nell’acqua e per farlo l’uso dei crisantemi agevola di molto le cose.

Come sempre accade, è necessario conoscere i parametri da controllare al meglio, per fare in modo che il processo di rimozione del nickel dall’acqua raggiunga la sua massima efficacia.

Anche le possibilità e le dotazioni tecniche in grado di regolare questi parametri sono una discriminante per decidere se usare la biomassa tal quale oppure la forma pirolizzata (Biochar).

I cristantemi possono essere usati sia come biomassa che in forma di Biochar una volta che sono diventati un rifiuto - immagine Greenhouse Canada
I cristantemi possono essere usati sia come biomassa che in forma di Biochar una volta che sono diventati un rifiuto – immagine Greenhouse Canada

Come Ottenere Il Massimo Assorbimento Del Nickel Dall’Acqua

Per garantire che la biomassa (o il Biochar) ottenuta/o dai crisantemi possa essere efficace al massimo delle sue possibilità, si devono controllare attentamente i seguenti parametri:

  • pH della soluzione
  • dose della biomassa assorbente
  • tempo di contatto
  • temperatura

I parametri sopra indicati fanno riferimento al processo generale, vale a dire le condizioni di base che devono essere regolate per ottenere il massimo assorbimento.

Questi parametri sono dunque validi indipendentemente dalle caratteristiche della biomassa utilizzata.

Ci sono poi altri parametri, che riguardano proprio la biomassa dei crisantemi, che possono migliorare l’assorbimento.

La decontaminazione dell'acqua è funzione della regolazione di alcuni importanti parametri - immagine Mylene2401 @Pixabay
La decontaminazione dell’acqua è funzione della regolazione di alcuni importanti parametri – immagine Mylene2401 @Pixabay

Le Caratteristiche Della Biomassa Dei Crisantemi

I parametri riferiti alla biomassa dei crisantemi che giocano un ruolo determinante sono i seguenti:

  • area superficiale
  • morfologia della superficie
  • caratteristiche intrinseche di funzionalità

Ad una sommaria lettura di questi parametri, già si capisce perché la forma pirolizzata, vale a dire il Biochar ottenuto dalla pirolisi della biomassa dei crisantemi, funziona meglio.

Essa presenta una migliore porosità ed una maggiore area superficiale, rispetto alla forma non pirolizzata.

Questa è la ragione per la quale si dovrebbe sempre dare precedenza al Biochar, quando possibile.

Nei casi in ciò avviene, il beneficio è decisamente superiore.

Una soluzione semplice e di grande applicabilità che restituisce ottimi risultati - immagine ignartonosbg @Pixabay
Una soluzione semplice e di grande applicabilità che restituisce ottimi risultati – immagine ignartonosbg @Pixabay

I Risultati Resi Possibili Dall’Uso Della Biomassa (Tal Quale Vs Biochar)

Quando la biomassa è utilizzata tal quale, i risultati dell’assorbimento possono arrivare ad un massimo di 23.97 mg/g (23.97 milligrammi di nickel per ogni grammo di biomassa tal quale).

Nel caso in cui si utilizzi il Biochar, l’assorbimento massimo del nickel in acqua può raggiunger eil valore massimo di 44.02 mg/g.

Si tratta di un esito quasi doppio, che nei siti dove questo problema è particolarmente presente rende la soluzione quasi decisiva.

In entrambi i casi, comunque, si è osservata una caratteristica molto importante che rende la soluzione ancora più interessante.

Riguarda la facilità di esecuzione e la replicabilità, caratteristiche essenziali per la convenienza da un lato e la diffusione sul territorio dall’altro.

Questi fiori hanno una capacità naturale di assorbire il nickel dall'acqua che non necessita di aiuto esterno - immagine matthiasboeckel @Pixabay
Questi fiori hanno una capacità naturale di assorbire il nickel dall’acqua che non necessita di aiuto esterno – immagine matthiasboeckel @Pixabay

Una Soluzione Spontanea E Durevole

La prima caratteristica da menzionare riguarda il fatto che l’assorbimento del nickel dall’acqua avviene in modalità spontanea.

Questo significa che basta mettere in contatto la biomassa dei crisantemi con l’acqua contaminata e l’assorbimento avviene naturalmente.

E’ un processo che non necessita di essere alimentato con energia, pertanto anche nel caso di un’applicazione a livello di comunità (o realtà con poche possibilità tecniche) un risultato comunque si ottiene.

C’è poi una seconda caratteristica, non meno importante che rende la soluzione persino più conveniente di quanto potrebbe sembrare.

Riguarda la possibilità di riutilizzare la biomassa per svariati cicli, il che significa poter ottimizzare ed ottenere il massimo per varie volte, prima di conferire la biomassa restante allo smaltimento.

Una grandissima opportunità, soprattutto in relazione al grande numero di crisantemi che ogni anno diventano rifiuto (non adeguatamente valorizzato).

Anche i crisantemi possono contribuire a rendere il mondo più pulito e sicuro - immagine HeungSoon @Pixabay
Anche i crisantemi possono contribuire a rendere il mondo più pulito e sicuro – immagine HeungSoon @Pixabay

Verso Un Futuro Più Sicuro Ed Ecologico

Ad oggi, le applicazioni di questa soluzione sono molto limitate, pur se è già dal 2016 che si conosce l’opportunità.

Si tratta di una di quelle soluzioni che giacciono nei “polverosi scaffali” (magari virtuali) delle pubblicazioni scientifiche e che attendono soltanto di essere portate sul territorio.

La contaminazione dell’acqua da parte dei nickel è un problema che potrà amplificarsi grazie alla ricerca sempre crescente di metalli per favorire la tecnologia su cui poggiano le basi della transizione ecologica.

Ecco perché è essenziale disporre di elementi naturali adatti ad intervenire, siano essi “specialisti”, come in questo caso od altri simili in presenza di diversi metalli, oppure più “ad ampio spettro”, magari proprio per la tutela dell’acqua.

C’è sempre la necessità di intervenire il più possibile vicino alla sorgente dell’inquinamento.

In questo caso, il teatro dell’azione deve essere l’area interna o appena esterna della sorgente di inquinamento.

Poi anche i territori potranno fare la loro parte: con questa doppia azione, il futuro potrà essere davvero ecologico.

Crisantemi come strumento per decontaminare l'acqua in un caso molto particolare

Conclusioni

I crisantemi rappresentano perfettamente ciò che le soluzioni naturali per l’ambiente sono, nel profondo.

L’occasione per trasformare un problema (ad esempio un rifiuto molto abbondante) in risorsa e non soltanto per il riciclo, ma anche per mettere in opera interventi di mitigazione ed adattamento.

Il caso incontrato oggi è infatti soltanto un esempio, uno fra i moltissimi: altrettanti si possono fare per le questioni che riguardano il cambiamento climatico ed anche la riduzione della vulnerabilità alle emergenze.

Non ci sono certo “bacchette magiche”, semmai un’applicazione costante di principi ecologici in grado di rendere il pianeta sempre meno vulnerabile ad inquinamento ed effetti del cambiamento climatico, un poco alla volta.

La vera “creatività” in materia di ambiente è quella di creare collegamenti e risolver eproblemi, mentre si mettono basi solide per costruire il futuro migliore possibile.