Lenticchie D’Acqua: 4 Volte Speciali Per Proteggere L’Ambiente

Se uno dei problemi ambientali di sempre maggiore rilevanza è la presenza di più inquinanti insieme, ci sono elementi naturali, come le lenticchie d’acqua, in grado di fare cose molto importanti.

La questione della co-contaminazione e, nel caso dei metalli, la contaminazione “multi-metallica”, è in ascesa.

Infatti, data la complessità crescente dei processi industriali, anche per l’impulso dato dalle nuove tecnologie, a livello ambientale è sempre più frequente riscontrare miscele di inquinanti.

Purtroppo, i cosiddetti “limiti di legge” nella stragrande maggioranza dei casi non considerano più inquinanti insieme, pertanto non ci si può sentire protetti in modo accettabile con la semplice osservanza dei dettami normativi.

Avere la disponibilità di soluzioni naturali sempre attive sul campo, in grado di agire nei confronti di una serie di inquinanti presenti allo stesso tempo è cosa buona e giusta.

Il caso di oggi fa riferimento all’acqua contaminata che esce da alcuni tra gli stabilimenti a maggiore impatto ambientale.

Un caso da conoscere, ma soprattutto da portare anche ad altri settori per un avanzamento deciso della transizione ecologica “vera”.

Lenticchie d'acqua per ridurre l'inquinamento da ben 4 metalli presenti nello stesso momento

Lenticchie D’Acqua: Tra I Migliori Elementi Naturali Contro L’Inquinamento

Si tratta di una categoria di piante acquatiche molto discusse ed anche controverse, soprattutto se si pensa ad alcune loro caratteristiche peculiari.

Qualcuno può arrivare al punto di odiarle, quando si presentano del tutto indesiderate in acquari oppure laghetti da giardino.

In effetti, sono piante invasive, in grado di colonizzare facilmente l’ambiente in cui si trovano inserite.

Una volta che hanno cominciato a diffondersi, è poi complicato rimuoverle, ma questa è proprio la qualità che le rende utili sul piano ambientale o, meglio su di un altro piano ambientale.

Infatti, le lenticchie d’acqua possono assorbire molto bene alcune forme di inquinamento anche grazie al loro potenziale di crescita invasiva.

E’ un pò come avere a che fare con un macchinario molto potente, che però tende a sfuggire al controllo.

La lenticchia d'acqua delle risaie nell'ambiente - immagine Franco Giordana @ActaPlantarum
La lenticchia d’acqua delle risaie nell’ambiente – immagine Franco Giordana @ActaPlantarum

Lenticchie D’Acqua Come Opportunità Da Controllare

Questo è il motivo per cui prima di ogni azione che preveda l’uso delle lenticchie d’acqua è necessario prepararsi ad un controllo molto attento della loro crescita.

Ci sono però alcune situazioni nelle quali si può lasciare a queste piante acquatiche la possibilità di sviluppare tutto il potenziale di crescita e quindi di assorbimento dei contaminanti.

E’ il caso ad esempio del loro utilizzo per rimuovere una serie di inquinanti tipici degli effluenti industriali della petrolchimica.

In questi casi, la presenza di alcune categorie principali di inquinanti, soprattutto idrocarburi e metalli pesanti, rende spesso complesso intervenire per garantire l’osservanza di buoni standard in termini di qualità dell’acqua reflua.

Lasciare quindi gli scarichi contaminati a contatto con piante acquatiche per un determinato tempo, in condizioni controllate, può essere un’ottima opportunità per raggiungere risultati di valore.

Queste piante sono ottimi assorbenti per una contaminazione di tipo organo-metallico - immagine Franco Giordana @ActaPlantarum
Queste piante sono ottimi assorbenti per una contaminazione di tipo organo-metallico – immagine Franco Giordana @ActaPlantarum

Lenticchie D’Acqua E 4 Metalli Insieme

Il caso di oggi prende in considerazione i buoni risultati (in alcune circostanze anche ottimi) che le lenticchie d’acqua (nello specifico una particolare tipologia di lenticchia, vale a dire la Lemna aequinoctialis), sono in grado di portare, quando in presenza di 4 importanti inquinanti ambientali.

Si tratta di 4 metalli, di frequente riscontro nei reflui petrolchimici e caratterizzati da una pericolosità notevole sia per gli ecosistemi, che per la salute umana, senza dimenticare i rischi che possono determinare per l’agricoltura.

Questi metalli sono:

  • Cadmio
  • Cromo
  • Piombo
  • Vanadio

Già abbiamo incontrato il cromo, ma anche il cadmio, due minacce molto importanti per ambiente e salute: simile considerazione può essere fatta anche per piombo e vanadio.

Si capisce l’importanza di poterli contrastare efficacemente anche in acqua.

Quando le lenticchie d'acqua colonizzano l'ambiente - immagine Enrico Romani @ActaPlantarum
Quando le lenticchie d’acqua colonizzano l’ambiente – immagine Enrico Romani @ActaPlantarum

Il Contesto Ideale Per Far Lavorare Le Lenticchie D’Acqua

Un aspetto molto importante, che si riflette poi nella qualità del risultato, è il contesto nel quale le lenticchie d’acqua di trovano ad assorbire i metalli sopra indicati.

In particolare, lo schema da seguire è quello di una zona umida artificiale, che prevede la raccolta dell’acqua in un’area precisa, la cui superficie è coperta dalle lenticchie d’acqua.

Questa soluzione si può adattare molto bene anche ad altre situazioni, che si estendono oltre il “semplice” trattamento delle acque reflue degli stabilimenti industriali.

Ad esempio, si può indirizzare l’acqua verso una specifica depressione in presenza di alluvioni e/o piogge torrenziali.

Così facendo, le lenticchie d’acqua e/o altre piante acquatiche con buone capacità assorbenti possono decontaminare la massa d’acqua.

Questo vale sia per la presenza di eventuali inquinanti, sia per quella di virus in grado di far scaturire piccoli focolai epidemici post-disastro.

Le acque reflue dell'industria petrolchimica sono ricche di inquinanti organici e di metalli - immagine Biological Waste Treatment Expert
Le acque reflue dell’industria petrolchimica sono ricche di inquinanti organici e di metalli – immagine Biological Waste Treatment Expert

I Risultati Che Si Possono Ottenere

In termini di risultati, va premesso che i numeri possono variare, per la presenza possibile di altri fattori.

Questo accade soprattutto quando ci sono anche altri contaminanti e/o nutrienti in grado di influenzare l’assorbimento da parte delle lenticchie d’acqua.

Senza contare l’influenza determinata dalle condizioni climatiche, a loro volta mutevoli.

Comunque, facendo riferimento ad un caso “generale”, va detto che le lenticchie d’acqua, in questo frangente la Lemna aequinoctialis, non funzionano allo stesso modo con tutti i metalli.

Infatti, il cadmio è ridotto del 71.96%, il piombo del 69.23%, il vanadio del 55.22%, per ultimo il cromo con una riduzione del 41.64%.

Questi risultati si ottengono lasciando l’acqua contaminata a contatto con le lenticchie d’acqua per un periodo di tempo di 120 giorni.

Una lenticchia d'acqua delle risaie vista da vicino - immagine Franco Giordana @ActaPlantarum
Una lenticchia d’acqua delle risaie vista da vicino – immagine Franco Giordana @ActaPlantarum

Cosa Succede Alle Piante Acquatiche In Contatto con Le Acque Reflue

Quando si trovano in contatto con l’acqua contaminata da questi metalli, le lenticchie d’acqua mostrano un particolare comportamento.

La prima cosa da sottolineare è l’aumento della biomassa totale delle piante acquatiche.

Questo significa che, anche ad una osservazione superificiale, si nota un aumento del numero delle piante sulla superficie dell’acqua.

Inoltre, si registra anche un’accelerazione della crescita delle stesse piante, il che di fatto aumente ulteriormente le capacità di assorbimento dei metalli lungo l’arco di tempo prefissato.

A proposito del tempo, i 120 giorni di trattamento potrebbero sembrare un tempo piuttosto lungo: tuttavia, si tratta di una soluzione che agisce in aree dedicate per lo scopo e che possono sopportare tempistiche di questo tipo.

Le zone umide artificiali sono spesso molto efficaci per la rimozione degli inquinanti ambientali - immagine Engineering News
Le zone umide artificiali sono spesso molto efficaci per la rimozione degli inquinanti ambientali – immagine Engineering News

Lenticchie D’Acqua E Contaminazione Organo-Metallica

Le caratteristiche tipiche degli effluenti petrolchimici, come molti altri, prevedono una contaminazione “organo-metallica”.

Questo significa che sono presenti anche composti organici, oltre ai metalli: anche tali composti organici devono essere rimossi il più possibile per tutelare ambiente e salute.

Tuttavia, in presenza di questi, l’uso delle lenticchie d’acqua non determina un deciso impatto per la loro rimozione.

Meglio vanno le cose in presenza di nutrienti come l’azoto, tanto che queste piante aquatiche sono particolarmente indicate proprio per la decontaminazione di numerosi bacini d’acqua stagnanti, anche sottoposti ad inquinamento da fertilizzanti agricoli.

Lenticchie d'acqua come ottimi assorbenti per una contaminazione di tipo organo-metallico - immagine Franco Giordana @ActaPlantarum
Lenticchie d’acqua come ottimi assorbenti per una contaminazione di tipo organo-metallico – immagine Franco Giordana @ActaPlantarum

Una Strategia Composita Per La Migliore Efficacia Possibile

Tuttavia, la diversità dell’efficacia che le lenticchie d’acqua hanno dimostrato di avere nei confronti di metalli ed altri inquinanti organici, rende ragione di pensare ad una strategia più articolata.

Così facendo, si possono utilizzare queste piante acquatiche per la componente metallica (più i nutrienti), mentre altri elementi naturali si possono occupare della componente organica.

Ancora una volta si tratta di individuare la migliore strategia, con metodi anche diversi tra loro, ma tutti perfettamente inseriti in un contesto nel quale concorrono al risanamento più efficace possibile delle matrici ambientali contaminate.

Una strategia che può nascere applicata alla petrolchimica, ma può facilmente estendersi anche a moltissimi altri settori, nei quali è sempre più urgente portare una spinta ecologica vera ed autentica.

Lenticchie d'acqua per ridurre l'inquinamento da ben 4 metalli presenti nello stesso momento

Conclusioni

Le lenticchie d’acqua, anche se in questo caso si tratta nello specifico della Lemna aequinoctialis, hanno un grande potenziale ambientale.

Un potenziale che deriva proprio dalla loro invasività e capacità di crescere velocemente colonizzando gli ambienti in cui si sviluppano.

Questo ancora una volta fornisce l’occasione di considerare quanto sia importante cercare soluzioni naturali che magari rappresentano per altri motivi un problema da risolvere.

Raccogliere, coltivare e dindirizzare le piante invasive a scopi ambientali nobili è una frontiera molto inetressante che merita più considerazione ed una attuazione su scala maggiore.

Le lenticchie d’acqua hanno dimostrato di saper assorbire bene alcuni nutrienti e soprattutto vari metalli insieme, il che aumenta il grado di protezione dell’acqua.

Il successo vero di questo approccio, comunque, sta sempre nel controllo: quando si potranno riconvertire subito le piante invasive a scopi ambientali utili, avremo raggiunto un livello operativo di assoluta eccellenza.