Gas Naturale: Come Evitare Di Sbagliare Strada

Nelle condizioni di maggiore difficoltà occorre prendere decisioni coraggiose, soprattutto quando temi come quello del gas naturale “rinnovabile” (o no) dividono l’opinione pubblica. Anche perché ci sono più gas naturali, dal metano a quello liquefatto, ma nessuno dice alcune cose essenziali e “sgradevoli”.

La questione energetica necessita di una grande preparazione ed ancor più di una straordinaria organizzazione.

Persino più di queste, esiste un elemento essenziale senza il quale ogni azione ha concrete possibilità di rimanere vana ed inefficace.

Si tratta della “visione o idea di futuro”, che tante volte viene citata ma altrettanto rimane, appunto, una citazione, un desiderio, quasi del tutto impalpabile e senza una precisa connotazione.

Il gas naturale rappresenta un capitolo emblematico nella storia recente dell’uomo, in quanto ci pone di fronte ad alcuni dilemmi che, se non verranno risolti, potranno determinare problemi peggiori in futuro.

Senza dare risposta a questi dilemmi, non saremo in grado di affrontare le questioni che altre fonti di energia ci metteranno davanti.

Gas Naturale - un campo di ricerca
Gas naturale – un campo di ricerca

Gas Naturale: Scelta o Necessità?

Ricorrere al gas naturale oggi (o ai gas naturali, per essere precisi), quando vari studi ci dicono che le riserve si esauriranno verosimilmente della secondà metà del XXI secolo, non è quello che può definirsi una scelta lungimirante.

Purtroppo essa è dettata dalla necessità impellente, dall’emergenza.

Una politica attenta deve avere la capacità di evitare sempre di arrivare a questo punto.

Ciò vale sia per i temi energetici, che per quelli ambientali e climatici (tutti strettamente connessi tra di loro).

La Fabbrica ha una posizione molto netta, quando si tratta di scelte energetiche.

Energia Non Pulita Per Un Mondo Più Pulito: Come E’ Possibile?

Nessuna fonte di energia può definirsi “pulita” se consideriamo tutto il ciclo di vita, dall’estrazione delle materie prime fino allo smaltimento della componentistica.

Contrariamente a quanto potrebbe sembrare, questo è un fatto molto “positivo” in termini prettamente decisionali.

Sapendo che ogni forma di energia presenta i suoi problemi, possiamo anche adottare soluzioni e misure per rendere il tutto accettabile.

Cosa più importante, possiamo continuare a migliorare nel tempo fino a rendere il rischio, inteso come ogni tipo di rischio, quasi nullo o comunque ininfluente.

Sfruttare le residue riserve di gas naturali è una cosa legittima. Allo stesso tempo non dobbiamo perdere l’occasione per far diventare questa forma di energia una “scuola” per la protezione dai rischi per ambiente e salute.

Non tanto per la situazione di oggi, quanto per adottare schemi e strategie che potranno essere adattati a quanto accadrà in futuro.

Questo per evitare, finalmente, di trovarci in condizioni di “emergenza”, ancora una volta.

Il gas naturale nel sottosuolo – immagine Student Energy

Gas Naturali

Per fare chiarezza sulla questione del gas naturale e capire un pò meglio che tipo di attenzione dedicare ad esso, partiamo dall’inizio.

Dovremmo cominciare a parlare di gas naturali, per esempio.

Esistono infatti 4 tipi di gas naturale, che corrispondono ai primi quattro alcani, e precisamente:

  • Metano
  • Etano
  • Butano
  • Propano

Interessante notare (vedremo più avanti) che una nomenclatura usata per il gas naturale è anche “gas fossile”.

Non è pertanto difficile rispondere a coloro i quali, forzatamente, sostengono che il gas naturale è rinnovabile.

Il Gas Naturale Da Vicino

Possiamo definirlo come un mix di idrocarburi presenti in natura contenenti metano (per circa il 90%) insieme ad una percentuale variabile di altri alcani, con la possibile aggiunta di anidride carbonica, azoto, idrogeno solforato oppure elio.

Da questa basilare descrizione possiamo comprendere come non si tratti di una fonte energetica totalmente pulita e libera dai potenziali rischi tipici delle fonti fossili, almeno dal punto di vista della sua presenza in natura.

Senza contare il potenziale emissivo in termini di metano, potente gas serra, che non va mai dimenticato.

Questo significa che il corretto sfruttamento del gas naturale (tutti i gas naturali) rende ragione di attuare una valida azione di riduzione delle emissioni e di tutela delle zone interessate.

Ciò deve andare ben oltre la semplice competenza delle aziende coinvolte.

A tal proposito dobbiamo ben definire due “ambiti di competenza” per limitare al minimo le questioni ambientali legate al gas naturale.

Questio vale per tutti gas naturali: si tratta dell’ambito dell’estrazione e quello della sua lavorazione.

Quello che serve per estrarre il gas naturale

Estrazione Gas Naturale

Il processo di estrazione del gas naturale è il primo momento a cui prestare particolare attenzione.

A titolo di qualità ambientale e sicurezza sanitaria, è importante associare un piano di difesa naturale nelle zone immediatamente circostanti (la distanza è variabile in funzione delle caratteristiche del sito).

Questo perché, dopo anni (o meglio decenni) di osservazioni, il risultato è che, in termini generali, esistono varie categorie di sostanze che vanno controllate.

Partiamo dagli idrocarburi, che sono presenti nelle aree di estrazione e che possono migrare a distanza, in assenza di una serie di barriere che sappiano limitarne le capacità diffusive.

Questo è importante sia per l’acqua, che per l’aria, che per il suolo.

In aggiunta, sono potenzialmente presenti anche composti chimici appartenenti alla categoria dei “interferenti endocrini“.

Questo si verifica particolarmente in presenza di operazioni definite “non convenzionali”, quali la pratica, sempre più diffusa, dello Shale Gas.

Emissioni Poco Discusse Ma Importanti Nella Fase Di Estrazione

In alcune condizioni, è possibile trovare associati anche metalli pesanti, oppure metalloidi come l’arsenico, persino elementi radioattivi a seconda delle aree interessate dall’estrazione.

E’ poi interessante notare un altro aspetto, vale a dire che l’estrazione del gas naturale è responsabile di una certa emissione di metano, un gas serra più potente dell’anidride carbonica.

Questo significa che, in ambito di politiche energetiche attive per il contrasto ai cambiamenti climatici, è necessario associare una soluzione strategica che possa limitare il rischio.

Tutti questi casi, nei “dibattiti” sul futuro energetico non sono mai affrontati né riportati.

Possiamo adottare soluzioni di “immunizzazione ambientale” e/o difesa naturale atte a rendere ognuno dei citati accettabile e perfettamente in linea con uno sfruttamento “etico” della risorsa.

Questo per dire, ancora una volta, che il rischio zero non esiste, quello accettabile invece si.

Certo che negare il rischio è l’atteggiamento migliore per favorirlo e lasciarlo libero di manifestarsi.

Trasporto di gas naturale liquefatto – immagine Vladsv @Dreamstime

Gas Naturale Liquefatto

Per quanto riguarda l’attività di produzione nelle centrali, le emissioni di anidride carbonica sono decisamente inferiori (intorno al 50-60%) in meno rispetto a quanto accade per le centrali a carbone.

Vi è inoltre una minore emissione di gas serra, sebbene resti sempre la possibilità di rilascio di un pò di metano direttamente in atmosfera.

Questo rende comunque utile realizzare un piano di difesa naturale nelle aree più direttamente interessate (fermo restando che la massima priorità spetta ai siti dove i gas naturali sono estratti).

Il gas naturale liquefatto è in forma liquida, prodotto attraverso la purificazione del gas naturale estratto e la sua successiva super-refrigerazione alla temperatura di – 260°F.

Il suo “difetto” è quello degli elevati costi di produzione, oltre alla necessità di essere tenuto in speciali cisterne criogeniche.

Il gas naturale liquefatto è pertanto indicato per i trasporti a lunga percorrenza, in quanto la sua forma liquida consente di stoccare un maggiore quantitativo di energia rispetto alla forma gassosa.

Gas Naturale Liquefatto: Rischi

In termini di sostenibilità, il fatto che il gas naturale liquefatto sia più “conveniente” per lunghi viaggi ed esportazioni, tende a cozzare con il problema energetico.

Questo perché i trasporti hanno, a loro volta, bisogno di energia.

Inoltre, questo tipo di gas necessita di una attenzione massima anche sul piano della gestione delle emergenze.

Importante: questo non significa soltanto pensare ad eventi drammatici come esplosioni o incendi.

Esistono almeno due livelli di intervento a cui prestare attenzione anche operando all’esterno delle imprese e dei sistemi già normalmente interessati dai potenziali rischi.

Si tratta della distribuzione, intesa sia come aree di passaggio dei gasdotti che dei trasporti.

Un altro rischio significativo è quello dello stillicidio (piccola ma costante fuoriuscita).

Quando il gas naturale liquefatto passa sotto traccia (oppure non viene per vari motivi adeguatamente arrestato) va a coinvolgere le aree esterne.

In questi casi, la presenza sul posto di un buon piano di immunizzazione ambientale è necessaria a togliere completamente questo tipo di rischio, a tutela dell’impresa e della popolazione.

Gas naturale come problema anche logistico
Bombole di gas naturale compresso – immagine Allied Market Research

Gas Naturale Compresso

A differenza del gas naturale liquefatto, esso è prodotto comprimendo il gas naturale a meno dell’1% del suo volume a pressione atmsoferica standard.

Meno complesso da gestire rispetto alla sua controparte liquefatta, condivide con essa alcune caratteristiche ambientali che vanno certamente considerate (ed affrontate).

Dalla emissione di idrocarburi policiclici aromatici (IPA) dovuta alla combustione, alla “sfuggita” di metano, è importante notare che in caso di presenza di altre sorgenti di inquinanti urbani gli effetti vanno a sommarsi, definendo un profilo di rischio più imprevedibile.

Ecco che troviamo ulteriore conferma alla necessità di adottare strategie di riduzione naturale (quindi di lungo periodo) del rischio.

Questo allo scopo di rendere questo rischio accettabile e persino trascurabile in determinate condizioni.

Il metano al centro di grandi discussioni – immagini JSTOR Daily

Metano Gas Naturale

Il metano è il principale componente del gas naturale e per questo motivo dobbiamo considerare che esso possa essere liberato in due momenti distinti:

  • il momento della estrazione del gas (prodotto grezzo)
  • il momento della combustione del gas (prodotto finito)

La nostra attenzione al tema deve essere ai massimi livelli, se pensiamo che il metano è un potente gas serra.

Esso è infatti superiore in questo all’anidride carbonica.

A livello di estrazione, una difesa naturale adeguata permette di intercettare una buona parte del metano e di trattenerlo.

A livello di combustione, in un buon numero di casi il metano che esce dagli impianti non è tanto dovuto alle emissioni dirette.

Piuttosto, il problema è che parte di esso non viene bruciato e quindi riesce ad uscire in piccole quantità.

Per risolvere il problema, pertanto, in questi casi la soluzione è strettamente aziendale.

La Distribuzione In Rete

Diverso atteggiamento dobbiamo avere in altre situazioni, come ad esempio le “perdite” di metano dalla rete di distribuzione (non sotterranea).

Sebbene pochissimo se ne parli, esiste l’opportunità di sapere e persino predire la quantità di metano che può andare perso lungo le infrastrutture distributive.

Ciò consente di adottare misure immediate e di basso costo per migliorare subito l’efficienza della rete da un lato e la protezione dei rischi ambientali e climatici dall’altro.

Un’altra situazione a cui prestare particolare attenzione è poi la presenza dei depositi di stoccaggio.

Senza entrare nei dettagli, dobbiamo comunque ricordare che la presenza di rischi idrogeologici da un lato e la sempre presente eventualità di fuoriuscita limitata ma costante nel tempo, un piano per la difesa naturale e la protezione aggiuntiva dell’infrastruttura non può essere omesso.

Il metano è un combustibile fossile – immagine Green Planner

Il Metano è Un Combustibile Fossile?

Estratto dal suolo, il metano è un combustibile fossile in forma gassosa, al punto che le emissioni di metano dalle centrali ad energie fossili sono ingenti, sebbene in taluni casi sottostimate.

Si ha emissione di metano durante l’estrazione, la combustione parziale e la distribuzione del gas naturale.

Questo rende necessario un piano multi-disciplinare per evitare i rischi, ben noti, per il clima ma anche quelli per la salute del pianeta soprattutto in fase di estrazione.

Il Gas Naturale è Rinnovabile?

Tecnicamente, non possiamo dire che il gas naturale è rinnovabile, semplicemente perché… esso si esaurirà entro la fine del XXI secolo.

Potremmo modificare il concetto, dicendo che i “gas naturali” in senso generale, “potrebbero” rientrare nelle fonti rinnovabili.

Questo assumendo la formazione come una possibilità sempre presente, partendo dall’uso di vari ingredienti naturali, come le biomasse, ad esempio.

Come a dire che il gas naturale è rinnovabile solo nell’accezione che si sfrutta con un ritmo molto più lento, tale da consentirne la formazione ciclica nel tempo.

Una Risorsa Da Sfruttare Per Un Tempo Limitato

Resta il fatto che il gas naturale (rinnovabile o meno, nei limiti sopra descritti) è una risorsa da sfruttare.

Ovviamente previa realizzazione e messa sul territorio delle strategie naturali di difesa ed immunizzazione.

In ogni caso, si tratta di una misura di breve termine, in quanto sappiamo bene che presto le riserve si esauriranno.

Pertanto non è sostenibile puntare su di una risorsa per il futuro quando, quella stessa risorsa, di futuro non ne ha poi molto.

Definiamola pure una soluzione o “ponte di passaggio” verso un nuovo modello di generazione e distribuzione dell’energia.

In questi anni, in parallelo con lo sfruttamento delle ultime riserve di gas naturale, è necessario adottare una strategia di lungo periodo.

Così eviteremo di essere impreparati e dover, per esempio, comprare energia da altri che sono stati più attenti.

La distribuzione del gas va resa più efficiente

Distribuzione Gas Naturale: Una Questione Da Risolvere

Questo vale per ogni fonte energetica possibile ed immaginabile: spesso, infatti, il vero problema non è la produzione quanto la distribuzione dell’energia.

Abbiamo visto come, anche nel caso del gas naturale, la rete distributiva possa avere dei problemi che vanno evitati con la massima determinazione.

Questo perché oltre un certo livello di “perdita” lungo la rete il danno anche economico sarà ingente.

Tutta la questione della distribuzione è e sarà sempre più di straordinaria attualità, quando il panorama energetico sarà dominato dalle energie rinnovabili.

In assenza di centri di stoccaggio diffusi sul territorio e di una rete in grado di raggiungere capillarmente ogni abitazione e struttura sul territorio, sarà molto complicato effetuare la cosiddetta “transizione energetica”.

Già il fatto di evitare perdite e migliorare la distribuzione con la rete del gas naturale sarà un banco di prova per future (e non tanto lontane) sfide da vincere per il bene nostro e del pianeta.

Il sito web Natural Gas World

Gas Naturali: News Ultima Ora

Attorno al gas naturale, giorno per giorno, si sta catalizzando una grande attenzione, non tanto per gli aspetti ambientali quanto per quelli economici e finanziari.

A tal proposito, il sito web “Natural Gas World” è senza dubbio il sito di riferimento su cui trovare molte interessanti informazioni.

Ad esempio, possiamo leggere i nuovi trend in materia, oltre ad interessanti opportunità per le imprese e la ricerca, come nel caso del bando USA per la realizzazione di soluzioni di cattura della CO2 direttamente in aria.

Leggere queste informazioni è consigliabile soprattutto agli amministratori, che purtroppo non sempre riescono ad avere il quadro reale della situazione.

Di fronte alle grandi sfide del pianeta, purtroppo la scienza tende sempre a passare un pò in secondo piano.

E’ giunto il momento di affrontare le questioni serie con la serietà e la correttezza che meritano.

Gas naturale una fonte comunque di transizione
Il gas naturale è una soluzione di transizione

Conclusioni

Al termine di tutta questa analisi sul gas naturale e su quanto esso potrà risolvere i problemi energetici del presente (ed al massimo del medio, non certo del lungo periodo) dobbiamo tenere a mente quanto segue.

Prima di tutto, le questioni ambientali critiche evocate dallo sfruttamento di tutti i gas naturali non devono in nessun modo essere negate.

La negazione dei problemi porta all’impedimento delle soluzioni che già adesso possono essere messe in pratica.

Il ricorso al gas naturale è una soluzione non strategica, ma di opportunità del momento.

Il “gas naturale rinnovabile” è una forzatura semantica e puntare su di esso non ha prospettiva.

Non si può perdere tempo nell’impostazione di una strategia energetica davvero utile per vincere le sfide ambientali e climatiche del presente e del futuro.

Perché non è una questione limitata al gas naturale, oppure ad altre fonti di energia.

Non è nemmeno necessario forzare la mano per far credere che il gas naturale è rinnovabile.

Si tratta di uno schema di pensiero, di una “idea di futuro“, che va ben oltre le necessità del momento e rende davvero “sostenibile” ciò che, magari, adesso non lo sembra proprio.