Auto Elettriche: Le 3 Questioni Critiche Da Risolvere Presto

Esiste un filo colorato che collega azione, intenzione e motivazione: l’auto elettrica è una soluzione, o forse no. Gli autoveicoli elettrici sono sempre più diffusi e nascono macchine elettriche per altri scopi. Questa mobilità nuova che ha come perno le auto elettriche, è anche al 100% ecologica?

Già nel 2012 la Fabbrica si occupava di macchine elettriche, senza però entrare nei dettagli tecnici né dei parametri sul “lato dei consumatori”.

Ci sono già tantissime informazioni sui tipi, sulle caratteristiche, sui modelli, sui trend e naturalmente sui prezzi.

Proprio questi ultimi, a quanto pare, sono ancora in testa alle richieste dei consumatori italiani (ed oltre), il che non depone mai a favore della ricerca della qualità.

Come non esistono soluzioni facili ai problemi complessi, allo stesso modo non esistono soluzioni ambaientali che non presentino, a loro volta, dei rischi.

L’importante è, come sempre, fare in modo che tali rischi siano resi “accettabili”, in senso ambientale, climatico e sanitario.

Gli aspetti economici sono a loro volta importanti, ma per questo lasciamo la parola e l’azione ad altri.

In questa sede, ci concentriamo sugli aspetti meno “visibili” che riguardano l’auto elettrica.

L’obiettivo è determinarne l’effettiva sostenibilità e correggere, anche agendo all’esterno, le questioni problematiche, che purtroppo ci sono e non sono poche.

Auto Elettriche alla conquista del mondo
Auto Elettriche alla conquista del mondo

Auto Elettriche: Verso Il Futuro

La mobilità sostenibile è uno degli aspetti più importanti delle politiche ambientali e all’interno di questo grande capitolo la promozione delle auto elettriche è senza dubbio una delle priorità di cui occuparsi.

In particolare, dobbiamo valutare con molta attenzione ogni aspetto legato alla diffusione dell’auto elettrica.

Questo significa prendere in considerazione tutte le fasi del ciclo di vita dell’auto elettrica, quindi:

  1. estrazione delle materie prime
  2. produzione delle auto elettriche
  3. esercizio (o attività vera e propria)
  4. smaltimento (delle macchine elettriche, delle batterie e della componentistica)

Un’analisi approfondità è obbligatoria, per fare si che la diffusione di questa forma di mobilità su vasta scala diventi realmente una pratica sostenibile.

Solo così potrà dare un concreto aiuto alla riduzione dell’impatto ambientale determinato dall’uomo.

Per essere più precisi, dovremmo infatti parlare di “impatti” ambientali, determinati da ognuna delle fasi sopra citate.

C’è poi l’aspetto qualitativo, che va rapportato alle auto di “vecchia generazione”.

Diversi tipi di mobilità hanno come conseguenza diversi tipi di impatto, che dobbiamo conoscere “in anticipo” per fare corretta prevenzione.

Vediamo di cosa si tratta più in dettaglio.

Le auto elettriche sono una realtà

Auto Elettrica: E’ Una Realtà

Conducendo analisi approfondite, scopriamo che anche le auto elettriche portano con loro qualche rischio, che va affrontato fin da subito.

Affrontare subito queste situazioni “critiche” permette di trasformare le macchine elettriche nel mezzo per raggiungere un modello virtuoso di sostenibilità.

Decidere di affidarsi alla mobilità completamente elettrica è una scelta di campo che va inserita in un contesto più ampio.

Prima di tutto, il beneficio deve essere misurabile e duraturo nei confronti della situazione attuale.

Ancora di più, è necessario che i benefici portati dall’uso di auto elettriche siano ben superiori anche ai rischi che esse stesse determinano.

Tra queste, le questioni critiche sollevate sia all’estrazione che dalla lavorazione dei materiali, per arrivare allo smaltimento al termine del ciclo di vita di ogni auto elettrica.

Per essere al 100% trasparenti, dobbiamo rilevare qualche criticità.

Autoveicoli elettrici danno maggiore beneficio in aree rurali secondo varie analisi e studi
Fuori dalle città statisticamente i benefici sono maggiori

Auto Completamente Elettriche: Una Scelta Sempre Migliorativa?

Affidarsi a macchine elettriche e null’altro potrebbe anche essere fuorviante, in alcuni casi.

Ad esempio, secondo le valutazioni dell’Istituto di Salute Pubblica del Galles, il passaggio ad una mobilità completamente elettrica determina evidenti benefici solo in determinate aree, soprattutto rurali.

In particolare, sono le aree che soffrono la mancanza di mezzi pubblici rispetto a quanto accade in città.

Quello che conta maggiormente di queste conclusioni a cui sono arrivati gli studiosi, è il fatto di considerare tutto lo spettro di potenziali rischi per la salute, non solo le emissioni degli scarichi.

La tendenza a considerare le auto elettriche migliori perché “non hanno emissioni” è parziale.

Essa non tiene conto della sommatoria di altri elementi che invece necessitano della massima attenzione.

Non possiamo essere superficiali su questo decisivo punto: ogni auto elettrica resta una potenziale sorgente di rischio, seppur molto diverso dalle altre.

Il ciclo di vita degli autoveicoli elettrici va studiato molto bene
Il ciclo di vita presenta dei problemi da risolvere

Macchina Elettrica: Il Suo Ciclo Di Vita

Prima di tutto, l’estrazione dei metalli che costituiscono alcune tra le batterie più comunemente utilizzate (come Nichel e soprattutto Cadmio) determinano un impatto ambientale non trascurabile.

In seconda battuta, dobbiamo “stressare” nuovamente con le emissioni che provengono dalle fasi di lavorazione complessiva dell’auto. Questo include la produzione di tutti i componenti.

Poi, c’è un’altra questione molto importante legata alla dismissione delle batterie usate.

Ipotizzando una grande diffusione delle macchine elettriche (su scala globale come primo mezzo di trasporto privato) dobbiamo anche immaginare di conseguenza un elevato numero di batterie usate da smaltire (nonostante le tecnologie per il riciclo di alcune componenti, soprattutto metalli rari).

Già i paesi del mondo sono “claudicanti” con lo smaltimento dei rifiuti tecnologici che oggi sono sempre più diffusi. Con le macchine elettriche le cose potrebbero persino peggiorare.

Ebbene, non può non preoccupare lo smaltimento di batterie che contengono metalli pericolosi e che, in discarica, potrebbero determinare percolamento.

Questo effetto porterebbe a contaminazione diretta del suolo e delle acque, con effetti molto importanti sull’ambiente e, per proprietà transitiva, sulla salute di molte persone.

A tal proposito deve essere obbligatorio un piano per il contenimento delle emissioni.

Questo può essere fatto addizionando la natura circostante degli elementi necessari per fare da barriera naturale ad ogni possibile fuoriuscita, sia gassosa che liquida, che solida.

Le batterie delle auto elettriche rappresentano un problema importante da risolvere
Le batterie sono uno dei perni della sostenibilità per la mobilità con auto elettrica

Consumo Auto Elettrica: Una Questione Cruciale

La questione delle batterie è strettamente legata a quella del consumo.

Volendo essere “pessimisti”, la tendenza commerciale potrebbe portare a privilegiare batterie con una durata sempre minore per aumentare il profitto, mentre sarebbe etico il contrario.

Sicuramente a tal proposito le azioni virtuose per il riciclo dei componenti le batterie al Litio (Li-Ion) non mancano e vanno incoraggiate.

Uno dei primi progetti finanziati dall’Unione Europea, che ha raccolto molto interesse ed ha fatto scuola, per così dire, è il “RecLionBat”. Tale progetto fu proposto da una società francese, la Société Nouvelle d’Affinage des Métaux (SNAM).

Questo progetto ha dimostrato come recuperare fino al 60% dei componenti delle batterie Li-Ion.

Da un lato, quindi, c’è la necessità di realizzare batterie sempre più durevoli, possibilmente non il contrario.

Dall’altro lato, la spinta al riciclo delle componenti delle batterie, per prtare in discarica il meno possibile.

In aggiunta, un piano speciale di contenimento del rischio tecnologico con il supporto della natura circostante sarà l’ultimo atto per vincere la nostra battaglia contro il rischio.

Un rischio che c’è e che non va mai sottovalutato, nemmeno (o forse soprattutto) nel contesto di questo “entusiasmo elettrico” che non ci fa vedere (almeno ai più) i pericoli che ogni cosa porta in dote.

Autoveicoli elettrici non a impatto zero se considerati lungo tutto il ciclo di vita
Nemmeno le macchine elettriche sono ad impatto zero se considerate in tutte le componenti

Autoveicoli Elettrici: Il Lato Dark Dentro Al Green

Il più importante aspetto da considerare è il seguente: le auto elettriche sono davvero ad impatto zero?

Sul piano scientifico la risposta non può che essere, purtroppo “no“.

Questo perché nessun mezzo sarà mai ad impatto zero in modo assoluto.

Tuttavia, se consideriamo il livello di accettabilità durante il periodo di esercizio (cioè mentre l’auto circola per le strade) il vantaggio in termini ambientali è ovviamente enorme rispetto alle auto alimentate con combustibili fossili.

I problemi sono semmai nelle altre fasi del ciclo di vita e precisamente: l’estrazione delle materie prime, la lavorazione e lo smaltimento.

Detto questo, non dimentichiamo che dobbiamo occuparci di due tipologie di rischio che rimangono anche nel passaggio alla mobilità con auto elettrica:

  • le emissioni tipiche dei veicoli, indipendentemente dal motore che hanno (es. polveri dei freni, microplastiche etc.)
  • la tipologia qualitativa dei rifiuti che ad esse sono associati, (es. batterie al litio e, più in gnerale, componentistica ad elevata tecnologia)

La cautela è d’obbligo e con essa vanno predisposti piani speciali di protezione ambientale.

Bisogna cercare di dare nuova vita alle batterie al Litio – immagine IEEE Spectrum

Batterie Per Auto Elettriche: Problemi E Soluzioni

Il capitolo delle batterie è molto importante, non solo per i suoi effetti di rischio ambientale

Cominciamo con il dire che, anche al termine del loro utilizzo in un’auto elettrica, le batterie conservano una buona percentuale di capacità di stoccaggio energetico residuo (anche fino al 70-80% del totale).

Qusto ne consente un possibile riutilizzo in qualità di “materia prima seconda” nell’industria delle reti di distribuzione dell’energia rinnovabile, in particolare come “riserva di stoccaggio”.

Questo configura una ottima potenziale applicazione in ottica di “economia circolare”.

Tanto più che il tema dell’accumulo di energia è uno dei più importanti ai fini di una vera autosufficienza energetica (nell’ambito di un modello basato sulle rinnovabili).

Il ruolo dell'Indio nelle auto elettriche
Una bella infografica sulle applicazioni dell’Indio – immagine Andy Brunning @ Royal Society of Chemistry

Auto Elettriche e Indio

L’Indio è un altro elemento che si trova sempre più di frequente nelle auto elettriche.

E’ famoso per essere utilizzato ai fini della produzione di schermi a critalli liquidi, touch screen, pannelli solari ed applicazioni simili.

Conduce bene l’elettricità, si lega saldamente al vetro ed è trasparente: un ottimo alleato degli autoveicoli elettrici.

Anche l’Indio può avere una “seconda vita” molto utile per la produzione di nuovi componenti.

Questo è stato spesso in passato un problema perché, al termine del ciclo di vita, molti prodotti contenenti Indio finivano nei paesi in via di sviluppo dove erano riciclati male oppure non riciclati affatto.

Auto elettriche e componentistica, un binomio troppo sottovalutato
Varie componenti delle auto possono essere resi più sostenibili – immagini SD Stampi

Materiali Sostenibili (E Non) Nelle Auto Elettriche

Partiamo dal polipropilene, per arrivare alle pelli ed al poliuretano.

Sono solo alcuni dei materiali che, presenti in quantità molto importanti nell’industria degli autoveicoli, possono trovare una nuova “via della sostenibilità”.

Ad esempio, il caso del polipropilene che può beneficiare dell’addizione della lignina.

Questa è una pratica che non determina una perdita di caratteristiche e qualità rispetto ai materiali originali, ma che aggiunge sostenibilità.

I materiali in pelle, considerati nell’ambito del suo intero ciclo di vita, determinano questioni ambientali molto importanti.

Nel caso degli autoveicoli elettrici (e non solo), si è proposta la sostituzione della pelle con una sua “simile” realizzata con cellulosa batterica.

Un guadagno netto importante in termini di sostenibilità: purtroppo, si tratta di un prodotto costoso ed ancora di non facile reperibilità.

Infine, il poliuretano: esso, che dopo il suo utilizzo non è biodegradabile, potrebbe essere sostituito con un’alternativa “migliore” sotto questo profilo.

Questo composto potrebbe essere sostituito con un derivato di produzione batterica.

Questo “sostituto” consente una parziale biodegradazione ed una signifcativa riduzione del rischio al termine del suo ciclo di esercizio.

Autoveicoli elettrici e nuovo modo per intendere l'energia
La fase dell’esercizio quella decisiva per le auto elettriche

Motori Elettrici per Auto

I motori elettrici ci danno l’occasione per considerare il momento in cui il guagagno netto è più evidente.

Questo riguarda le emissioni rispetto ai veicoli a benzina e gasolio: si tratta della fase dell’esercizio.

Non entriamo in dettagli tecnici, in quanto la Fabbrica non è un sito di motori o news di settore.

Quello da sottolineare è il dato secondo cui le emissioni delle macchine elettriche sono approssimabili a zero, almeno per quanto riguarda la CO2 ed il contributo al riscaldamento globale del pianeta.

Restano, come anticipato, i problemi legati alle emissioni di tutta la componentistica che non è motore, come freni, carrozzeria etc.

In aggiunta, gli autoveicoli elettrici non risolvono un problema che troppo spesso passa inosservato.

La risospensione delle polveri è un fenomeno troppo sottovalutato

La Risospensione Delle Polveri Continua

Non dimentichiamoci poi un altro aspetto: trattandosi di autoveicoli, essi sono un fattore determinante per la risospensione delle polveri.

Questo è un fenomeno totalmente sottostimato, ma sempre più rilevante.

Addirittura in alcuni casi si è notato che proprio questo fenomeno contribuisce alla maggior parte delle polveri che si trovano in ambiente urbano.

Pertanto, adottare soluzioni per ridurre al minimo la risospensione e le sorgenti virtuali di immissione delle polveri sarebbe un grande successo.

Non dimentichiamo poi che le polveri urbane depositate sulle strade e sui campi agricoli possono avere una composizione molto più eterogenea di quelle disperse nell’atmosfera.

Inoltre, la via di esposizione principale non è quella inalatoria, bensì ingestiva, seguita da quella trans-cutanea.

I nuovi autoveicoli elettrici, potranno aiutarci a superare questi problemi?

Autoveicoli elettrici di varie prestazioni
La migliore prestazione dipende anche dll’origine dell’energia che alimenta le auto elettriche

Nuove Auto Elettriche: Sono La Soluzione Definitiva?

Prima di pensare al ruolo “ambientalista” delle macchine elettriche in generale, occupiamoci della questione energetica.

Le auto elettriche devono essere alimentate da energia proveniente da fonti rinnovabili, o dal nucleare, qualora ci fosse.

Il ragionamento è semplice: se servissero centrali a carbone per fornire agli autoveicoli elettrici l’opportunità di circolare, il saldo di sostenibilità sarebbe negativo.

In un’ottica generale, la “transizione” della mobilità sarebbe inutile.

Limitando l’analisi al ciclo di esercizio, c’è un fatto molto interessante da conoscere, perchè segna una differenza tra costi di riduzione della CO2 e di altri gas egualmente importanti, come gli ossidi di azoto (NOx).

Gli ossidi di azoto tra le emissioni da combattere – immagine Treehugger

Le Emissioni Non Hanno Tutte Lo Stesso Costo

La presenza degli NOx e persino le emissioni di polveri possono essere mitigate con accorgimenti di pianificazione urbana (e soluzioni naturali) meno costosi rispetto al passaggio alla mobilità elettrica.

Questo è un fatto importante per gli amministratori, che non devono credere all’equazione “mezzi elettrici = minori costi di abbattimento delle polveri e di alcuni gas come gli NOx”.

L’abbattimento di questi può essere fatto con altri strumenti, mentre per ora i mezzi pubblici e più in generale gli autoveicoli elettrici hanno un saldo positivo (in termini di costi per abbattimento emissioni) solo nel caso della CO2.

Attenzione quindi ai contesti urbani ove le emissioni sono molte e variegate.

In questi casi, in termini di costi, vanno preferite altre “cose da fare” prima della modificazione della mobilità.

Ad esempio, intervenire sulla risospensione delle polveri è una di queste.

Attenzione alle polveri che sono generate dai freni e dagli pneumatici – immagine BBC

Tutte Le Auto Elettriche Hanno In Comune Una Cosa

Tutte le auto elettriche sono… automobili.

Pertanto, chi pensa che il fatto di cambiare propulsione possa stravolgere il mondo della mobilità, non può che rimanere deluso.

L’unica cosa che manca alle macchine elettriche sono le emissioni dagli scarichi, il che le rende quantitativamente meno impattanti su ambiente e clima.

Questo ovviamente limitando l’analisi degli autoveicoli elettrici alla fase di “esercizio”.

Come abbiamo scoperto sopra, esistono una moltitudine di elementi, sostanze e composti che possono rappresentare un problema ambientale e/o climatico in senso “qualitativo”.

Questo, di fatto, è il vero punto della situazione.

I mondi dell’informazione, della politica e naturalmente molta parte del mondo imprenditoriale, tendono ad enfatizzare i benefici senza rendicontare (nella maggior parte dei casi) anche gli aspetti meno noti e controversi.

Aspetti magari non molto piacevoli da sentire, tuttavia se riconosciuti (prima) ed affrontati in modo corretto (subito dopo) sono quelli che consentono agli autoveicoli elettrici di raggiungere lo scopo prefissato.

L’obiettivo è quello di rendere il pianeta un posto migliore, con meno rischi per l’ambiente ed una riduzione al contributo per il cambiamento del clima.

Ancora una volta non è questione di “passare all’auto elettrica oppure no”, bensì di “come farlo”.

Così facendo, si trasformano le questioni critiche, in una serie di soluzioni capaci di guidarci (letteralmente) verso un futuro migliore, migliorando anche il presente.

Ogni qualvolta si negano i problemi ambientali legati al diffondersi su vasta scala delle macchine elettriche, si impedisce alla sostenibilità vera di risolvere i problemi.

Auto elettriche e nuove sfide per il futuro
Pensare adesso ai rischi dell’auto elettrica è ciò che la renderà davvero sostenibile

Conclusioni

Le auto elettriche sono pertanto una grande opportunità, un banco di prova straordinario per testare sul piano pratico concetti come la “sostenibilità reale” oppure il “rapporto costo-beneficio”.

Ma non fatene una mera questione di conti economici, è decisamente avvilente.

Piuttosto, pensiamo da subito alle tre questioni, o domande, “critiche” che reggono tutto l’impianto della mobilità governata da autoveicoli elettrici:

  • la motivazione che ci porta a pensare alle auto elettriche è data dalla necessità di adottare uno schema di mobilità sostenibile
  • l’intenzione è quella di realizzare un sistema utile come strumento per ridurre l’impatto ambientale
  • l’azione è data dalla spinta all’uso di auto elettriche quale una delle componenti per raggiungere lo scopo

Il filo che lega queste tre importanti questioni è quello di una produzione ad impatto “quasi zero” di energia.

La diretta conseguenza è una riduzione dell’impatto sull’ambiente e sul clima, lungo tutto il ciclo di vita degli autoveicoli elettrici, dal loro concepimento fino allo smaltimento delle specifiche componenti.

E’ tuttavia essenziale saper riconoscere pregi e difetti, vantaggi e rischi, che sono sempre presenti, sebbene spesso si tenda ad ometterli.

Perché tante volte è buona l’intenzione, ma quel che conta è l’esecuzione.