Salicornia: Una Soluzione “A Tempo” Per Le Zone Costiere Inquinate

Quando l’inquinamento riguarda le coste e le zone ad esse adiacenti, è importante disporre di soluzioni naturali, proprio come la Salicornia, per il contenimento del rischio.

Le situazioni da affrontare possono essere molteplici: la prima è, senza dubbio, il verificarsi di un fatto più o meno grave di inquinamento ambientale.

Pensiamo ad esempio agli sversamenti di petrolio greggio in mare, con la chiazza di petrolio che raggiunge le coste.

Ma c’è anche la possibilità che l’inquinamento arrivi dall’entroterra, per attività industriali, così come per effetti dovuti al cambiamento climatico.

In tutti i casi, la presenza di elementi naturali in grado di mitigare e/o risolvere la situazione è essenziale.

Oggi incontriamo una pianta molto particolare, efficace in presenza di un quadro di inquinamento complesso.

Tuttavia, essa ha dimostrato una validità che non è costante nel tempo, bensì legato alle fasi della sua vita.

E’ dunque importante conoscere il suo peculiare comportamento perché, se non utilizzata nei giusti tempi, si potrebbe pensare di aver fatto un buon lavoro di risanamento anche quando non è così.

Salicornia la pianta che diventa una soluzione a tempo per le zone costiere inquinate

Salicornia europaea In Un Contesto Complicato

La contaminazione multi-metallica è un problema serio, sempre più diffuso, che riguarda potenzialmente tutte le zone del pianeta.

In modo simile a quanto già incontrato per la Celosia argentea, ci sono piante in grado di agire contemporaneamente su più metalli, quando questi sono presenti al suolo insieme.

La cosa diventa particolarmente importante in determinate aree, come quelle costiere: qui, infatti, l’inquinamento da metalli (come quello da ogni altro composto/elemento) può essere persino più pericoloso.

Infatti, è probabile che, dalle coste, l’inquinamento vada a raggiungere i mari e lo stesso vale per i laghi.

Pertanto, lungo determinati tratti di coste si verifica una sorta di “sinergia del male” che concerne l’inquinamento.

Dalle acque possono giungere vari inquinanti, in precedenza sversati.

Dall’entroterra possono arrivarne altri, rilasciati da attività antropiche più o meno vicine.

Ecco perché è importante disporre di una “barriera naturale” che agisca su entrambi i versanti.

La Salicornia europaea può essere molto utile per proteggere le coste dai metalli - immagine Wikipedia
La Salicornia europaea può essere molto utile per proteggere le coste dai metalli – immagine Wikipedia

La Capacità Della Salicornia di Catturare I Metalli Pesanti

Si tratta di una capacità nota già da tempo.

La Salicornia è considerata come un buon strumento per intervenire in aree costiere inquinate, proprio perché si tratta di una pianta tipica di queste zone.

Nel caso in oggetto, facciamo riferimento a quanto accaduto in Iran, dove la Salicornia è stata messa a dura prova.

Infatti, è stata costituita una barriera naturale con vari elementi di questa pianta, successivamente irrigata con acque reflue industriali.

Un caso davvero limite, che tuttavia è utile per “mimare” quanto può effettivamente accadere, come nel caso di calamità naturali e/o incidenti industriali.

Se le capacità di risanamento ambientale erano già note (e sono state ulteriormente dimostrate), c’è però un fatto molto rilevante che è emerso come decisivo per poter utilizzare la Salicornia nel modo più efficace possibile.

Siamo di fronte ad una pianta che agisce sull’inquinamento in modo diverso, in funzione della fase di vita in cui si trova.

La Salicornia comincia ad agire rapidamente - immagine Wikimedia Commons
La Salicornia comincia ad agire rapidamente – immagine Wikimedia Commons

L’Azione Rapida Della Salicornia

Prima di scoprire come la Salicornia agisce nello specifico, c’è un altro aspetto, molto più generale, da conoscere.

Questa pianta è infatti di cominciare ad agire contro l’inquinamento (nelle modalità che scopriremo in seguito) già dopo 2-4 giorni dalla sua piantumazione.

Una rapidità e soprattutto una rispondenza all’azione tali da rendere la Salicornia europaea un ottimo candidato proprio per la creazione di barriere quando il tempo è molto ridotto.

Anche per questa sua grande rapidità, è necessario utilizzarla nella fase di vita corretta, al fine di ottenere il massimo beneficio.

Essa infatti comincia ad agire subito indipendentemente dalla sua fase di vita, anche se l’azione verso gli inquinanti è diversa da momento a momento.

C’è una fase, in particolare, ad avere attirato l’attenzione degli scienziati, che successivamente ha confermato di essere molto utile per un risanamento ambientale che va in due direzioni.

Una fase di vita della salicornia in cui si verifica una doppia azione nei confronti della contaminazione multi-metallica.

La biomassa della pianta aumenta in presenza di acqua contaminata - immagine Gallery of Living Nature
La biomassa della pianta aumenta in presenza di acqua contaminata – immagine Gallery of Living Nature

L’Azione sui Metalli Pesanti Da Parte Della Salicornia

Una di queste due azioni esercitate dalla pianta di Salicornia è l’assorbimento.

L’altra è la stabilizzazione: niente di nuovo, rispetto ad altre piante che già abbiamo incontrato, anche se in questo caso tutto dipende dal momento di vita in cui la pianta si trova.

Prima di tutto, un’osservazione generale.

La Salicornia, una volta irrigata con acqua anche fortemente contaminata, ha un aumento della biomassa.

Questo significa che nonostante un assorbimento generale dei metalli, la pianta (ed in particolare a livello delle parti alte) mostra segni di aumentata vitalità.

E’ il segnale di una tolleranza che va sfruttata per rimuovere (e/o stabilizzare) i metalli presenti al suolo.

A proposito di rimozione e stabilizzazione, entriamo nel dettaglio per scoprire le fasi della vita durante le quali si può ottenere (almeno teoricamente) il massimo beneficio.

La fioritura corrisponde ad una fase di vita molto utile per scopi di risanamento ambientale - immagine Plants Of The World Online  @KewScience
La fioritura corrisponde ad una fase di vita molto utile per scopi di risanamento ambientale – immagine Plants Of The World Online @KewScience

Le Fasi Di Vita Della Salicornia Come Parametro Fondamentale

I livelli di ferro e rame sono riscontrabili nella pianta in valori più elevati, quando l’acqua contaminata irriga la Salicornia in fase riproduttiva.

Questo significa che la pianta non assorbe bene questi due metalli quando si trova nella fase vegetativa ed in quella della fioritura.

Ecco una prima importante indicazione, che orienta (o dovrebbe orientare) l’utilizzo della Salicornia per scopi di risanamento ambientale.

Per l’assorbimento di ferro e rame, dunque, l’orientamento è quello di avere sul territorio piante in fase riproduttiva.

Trattandosi di contaminazione multi-metallica, tuttavia, è necessario rilevare con precisione il profilo ambientale della zona, prima di portare la Salicornia (in una certa fase della vita) sul territorio.

Senza entrare eccessivamente nei dettagli, si è comunque stabilito che la fase della fioritura è quella che garantisce un’azione più ad ampio spettro contro l’inquinamento.

Tale azione, tuttavia, risente molto della tipologia dei metalli che sono presenti sul territorio.

Durante questa fase si ha sia l'assorbimento che la stabilizzazione di svariati metalli - immagine Parkovi Dinarida
Durante questa fase si ha sia l’assorbimento che la stabilizzazione di svariati metalli – immagine Parkovi Dinarida

Cosa Succede Durante La Fioritura

In generale, la Salicornia ha una maggiore capacità di trasferire i metalli dalle radici fino alle parti altre proprio in fase di fioritura.

Tuttavia, questa pianta non trasferisce tutti i metalli dalle radici verso le parti alte nello stesso modo, perché c’è una precisa “classifica” di metalli, come riportato di seguito:

  1. Zinco
  2. Nickel
  3. Piombo
  4. Cadmio
  5. Rame

A seconda del profilo ambientale della zona, è possibile prevedere in anticipo l’azione della Salicornia e dunque decidere se e dove applicarla nel contesto del territorio.

Sempre durante la fioritura, la Salicornia effettua anche un’altra azione importante.

Se la prima “classifica”, riportata sopra, elenca i metalli nei confronti dei quali questa pianta agisce con assorbimento e successivo trasferimento verso le parti alte, ve ne è un’altra egualmente importante.

La Salicornia ha dunque una doppia azione in funzione della fase di vita in cui si trova - immagine Sussex Wildlife Trust
La Salicornia ha dunque una doppia azione in funzione della fase di vita in cui si trova – immagine Sussex Wildlife Trust

La Salicornia Come Stabilizzatore Di Metalli

Al momento della fioritura la pianta è in grado di concentrare con buona efficacia alcuni metalli nella zona delle radici.

In pratica, la Salicornia effettua un’azione di “stabilizzazione” nei confronti di questi metalli, impedendo che possano muoversi e contaminare anche a distanza.

Anche in questo caso, c’è una “classifica” di metalli che vengono meglio stabilizzati dalla presenza di questa pianta.

Tale classifica è riportata di seguito:

  1. Cadmio
  2. Rame
  3. Zinco
  4. Nickel
  5. Piombo

Confrontando questa classifica con la precedente, emerge in modo chiaro che, durante la fioritura, questa pianta ha un’azione doppia e contemporanea.

Tale comportamento ha conseguenze molto precise sulle possibilità di impiegare la Salicornia per scopi ambientali.

Una pianta dal comportamento molto specifico e limitato nel tempo che deve essere conosciuto - immagine Gastronomia-Gastronomiac
Una pianta dal comportamento molto specifico e limitato nel tempo che deve essere conosciuto – immagine Gastronomia-Gastronomiac

Un Altro Parametro Per Completare L’Analisi

C’è poi un ultimo parametro da prendere in considerazione, perché fa capire come ogni azione della Salicornia sia specifica.

Dopo aver incontrato le sue capacità di assorbimento (prevalentemente per zinco e nickel) e quelle di stabilizzazione (soprattutto per cadmio e rame), è la volta della capacità di accumulo.

La Salicornia accumula i metalli in modo ancora diverso rispetto alle altre due capacità.

Ecco la “classifica” dei metalli accumulati all’interno della pianta:

  1. Cadmio
  2. Piombo
  3. Nickel
  4. Zinco
  5. Rame

Questa particolarità di comportamento rende la pianta molto specifica ed indicata per affrontare varie situazioni, sempre in considerazione della fase di vita che sta attraversando.

Una barriera naturale composta da piccole piante di Salicornia - immagine EUNIS European Union
Una barriera naturale composta da piccole piante di Salicornia – immagine EUNIS European Union

La Strategia Generale Basata Sulla Salicornia

C’è il rischio di essere inaccurati, quando si costruisce una strategia basata sull’uso della Salicornia europaea per contrastare la contaminazione multi-metallica delle aree costiere.

Questo perché essa ha un comportamento diverso nei confronti di metalli diversi, durante fasi di vita diverse ed in presenza di livelli di contaminazione diversi.

Tutti questi fattori vanno presi in considerazione per evitare che l’intervento ambientale basato sull’applicazione di questa pianta sia inefficace.

Comunque, tirando le somme, si può affermare quanto segue.

La Salicornia è indicata per l’estrazione soprattutto di piombo e zinco e per la stabilizzazione di rame, cadmio e nickel.

Questo, solo per quanto riguarda la fase della fioritura.

In altre fasi, l’esito può essere un altro.

Una pianta utile per proteggere gli ambienti costieri dai rischi che arrivano dal mare ed anche dalla terraferma - immagine Piante Magiche
Una pianta utile per proteggere gli ambienti costieri dai rischi che arrivano dal mare ed anche dalla terraferma – immagine Piante Magiche

Una Barriera Naturale Nel Contesto Di Una Strategia Articolata

Il ruolo che la Salicornia può avere nel contesto di una strategia più articolata è duplice.

Da un lato, può supportare l’azione di piante specialiste (come la Calendula nel caso del rame), per evitare che la contaminazione coinvolga le coste e da lì il mare.

Dall’altro, può essere messa in loco al bisogno, data la sua rapidità di intervento, avendo però l’accortezza di decidere se la fase della vita della pianta consente un’azione ambientale efficace.

C’è anche la possibilità di utilizzare la Salicornia in modalità “preventiva”, proprio come barriera che si frappone a rischi potenziali.

Questo vale soprattutto per zone a rischio di eventi naturali che possono coinvolgere attività antropiche in prossimità della costa.

Comunque sia, questa pianta fornisce l’opportunità di agire in modo diverso in tempi diversi, il che rappresenta un vantaggio da conoscere e sfruttare sempre meglio.

Salicornia la pianta che diventa una soluzione a tempo per le zone costiere inquinate

Conclusioni

La pianta della Salicornia presenta particolarità davvero interessanti e che possono (se ignorate) orientare gli interventi di risanamento ambientale verso un sicuro insuccesso.

Questa è una eventualità da evitare, visto che la pianta può aiutare a contrastare una forma di inquinamento particolarmente grave.

Non solo: la Salicornia può diventare una sorta di “estremo difensore” sia dell’ambiente marino minacciato dalle attività sulla costa, sia viceversa.

Una pianta che merita di essere più conosciuta e valorizzata, soprattutto sul piano ambientale.

Con la sua forma particolare e la sua grande adattabilità anche alle condizioni ambientali più critiche, essa rappresenta una speranza importante.

Sperare, però, non è più sufficiente.

E’ piuttosto il momento di agire per trasformare le speranze che molti elementi naturali ci danno, in positive realtà.