Piantare Girasoli In Discarica: 2 Solide Ragioni Per Farlo

Di tutti i posti nei quali si potrebbero piantare girasoli, forse non vi aspettereste di trovare le discariche di rifiuti urbani: invece, per alcuni motivi, ci sono anche loro.

Il tema affrontato oggi è decisamente particolare ed anche poco noto, sebbene attorno agli usi ambientali dei girasoli ci sia un’ampia letteratura.

Il valore dei girasoli come elemento naturale per risanare l’ambiente è molto elevato, senza contare la grande versatilità di questa pianta floreale, che può ben adattarsi a diversi contesti.

Proprio questa loro versatilità ha indotto studiosi e ricercatori a pensare all’uso dei girasoli in modo diverso ed utile non soltanto per l’ambiente.

Da qui, si è capito e dimostrato come utilizzarli prima per risanare l’ambiente e successivamente come fonte energetica, data la qualità della biomassa.

Una soluzione che entra nel novero delle più interessanti per contribuire a portare l’ecologia all’interno di uno dei settori ambientali più criticati, non senza motivo.

Piantare girasoli per risolvere molti problemi legati alla presenza delle discariche di rifiuti

Piantare Girasoli Contro L’Inquinamento: Una Lunga storia

L’uso dei girasoli per contrastare l’inquinamento ambientale è una pratica effettuata in passato con variabile successo.

Un caso su tutti, quello della piantumazione di questi fiori per assorbire l’inquinamento radioattivo (cosa effettuata, con diversi risultati, sia dopo il disastro nucleare di Chernobyl che quello di Fukushima).

Inoltre, non bisogna dimenticare il valore dei girasoli anche in forma di biomassa.

Esistono infatti varie possibili applicazioni della biomassa di girasole per rimuovere particolari inquinanti dalle acque, sebbene questa modalità d’uso sia la meno frequente.

Infine, anche il compost derivato dai girasoli al termine del loro ciclo di vita può risultare molto utile per combattere determinate forme di inquinamento.

I girasoli sono dunque una grande “arma biologica”da usare contro varie forme di inquinamento ambientale.

Piantare girasoli per diversi scopi ambientali - immagine Manuel-H @Pixabay
Piantare girasoli per diversi scopi ambientali – immagine Manuel-H @Pixabay

Piantare Girasoli Per Contrastare L’Impatto Dello Smaltimento Dei Rifiuti

In questa occasione si tratta di considerare l’uso dei girasoli per un obiettivo molto specifico.

E’ possibile infatti piantare girasoli per ridurre progressivamente ed in modo selezionato alcuni tipi di impatto che le discariche di rifiuti urbani determinano sull’ambiente.

Pur nell’ottica di una riduzione delle discariche, che andrebbero svuotate con valorizzazione di ciò che è possibile riutilizzare (per vari scopi), ad oggi ci sono ancora due grandissimi problemi da affrontare.

Il primo è rappresentato dalle emissioni di gas (metano soprattutto).

Il secondo è rappresentato dal percolato di discarica, che può presentare moltissimi inquinanti, da rimuovere o, almeno, limitare per evitare che si diffondano.

Le discariche di rifiuti urbani hanno un potenziale impatto che giustifica la realizzazione di barriere naturali protettive - immagine Xtrodinary @Pixabay
Le discariche di rifiuti urbani hanno un potenziale impatto che giustifica la realizzazione di barriere naturali protettive – immagine Xtrodinary @Pixabay

Piantare Girasoli Anche Per Produrre Energia

Un altro utilizzo molto rilevante, sia sul piano ambientale che su quello economico, è rappresentato dalla produzione di energia.

infatti, la biomassa dei girasoli (semi inclusi) può diventare una ottima materia prima per la digestione anaerobica, finalizzata alla produzione di biogas.

Con tutte le precauzioni del caso, legate alla presenza dei reflui che vanno sempre trattati, questo capitolo della produzione energetica è molto rilevante.

Tuttavia, ciò che risulta particolarmente interessante, è la possibilità di associare la riduzione dell’inquinamento ambientale con la produzione energetica.

Il problema da risolvere, in questi casi, è il grado di compromissione che la biomassa può presentare dopo aver assorbito gli inquinanti.

Proprio in questo senso, piantare girasoli può essere una valida alternativa.

I semi dei girasoli possono essere valorizzati anche dopo l'assorbimento degli inquinanti da parte della pianta - immagine nonnatthapat @Pixabay
I semi dei girasoli possono essere valorizzati anche dopo l’assorbimento degli inquinanti da parte della pianta – immagine nonnatthapat @Pixabay

Piantare Girasoli Per Risolvere Due Problemi Insieme

Da un lato c’è la scarsità di acqua, che rende problematico irrigare campi di piante destinate al consumo sia umano che energetico.

Dall’altro lato c’è la compromissione dell’ambiente determinata dalla presenza di impianti ad elevato impatto, proprio come le discariche.

Bisogna tenere sempre in alta considerazione il fatto che, nonostante le migliori precauzioni prese (si spera) dagli impianti di trattamento rifiuti, molte condizioni ambientali e climatiche possono estendere la contaminazione ben al di fuori dell’area occupata dalla discarica.

Proprio per questo motivo è importante dotarsi di sistemi di “barriera” o “difesa” naturale, ai fini di limitare ogni potenziale rischio.

Così, piantare girasoli in discarica può permettere di raggiungere i due obiettivi.

Piantare girasoli per abbattere l'inquinamento delle discariche è una applicazione molto interessante - immagine 5892437 @Pixabay
Piantare girasoli per abbattere l’inquinamento delle discariche è una applicazione molto interessante – immagine 5892437 @Pixabay

Piantare Girasoli Per Abbattere L’Impatto Ambientale Delle Discariche

L’idea di piantare girasoli per ridurre in modo significativo l’impatto ambientale delle discariche di rifiuti è molto interessante.

Per farlo, esistono due possibilità, entrambe comunque legate alla creazione di una zona umida artificiale, all’interno della quale arriva il percolato.

Proprio il percolato di discarica diventa il “nutrimento” per i girasoli, che crescono nell’area irrigata con il percolato stesso.

Questa soluzione si basa quindi sulla piantumazione di girasoli che possano assorbire molta parte dell’inquinamento della discarica, ma non solo.

Il secondo passaggio è poi quello di utilizzare una specifica biomassa (i semi) per produrre energia, dopo aver decontaminato l’ambiente.

Uno schema delle zone umide artificiali a flusso verticale - immagine Alexandros I Stefanakis @Research Gate
Uno schema delle zone umide artificiali a flusso verticale – immagine Alexandros I Stefanakis @Research Gate

Le Due Diverse Modalità Di Azione

Ci sono due approcci possibili per raggiungere lo scopo.

Il primo, è quello di usare una zona umida a flusso verticale.

Il secondo, quello di usare una zona umida a flusso orizzontale.

Senza entrare nei dettagli, vanno comunque ricordate perché gli esiti sono diversi: in particolare, è possibile decidere quale approccio usare per raggiungere obiettivi specifici diversi.

Questo dipende in gran parte dalle caratteristiche della discarica stessa e da quanto essa impatta sull’ambiente circostante.

Uno schema delle zone umide a flusso orizzontale sotto-superficiale - immagine Kela P Weber @Research Gate
Uno schema delle zone umide a flusso orizzontale sotto-superficiale – immagine Kela P Weber @Research Gate

L’Efficacia Dei Girasoli Nell’Assorbimento Degli Inquinanti

In generale, l’uso continuo del percolato di discarica come “fertilizzante alternativo” per far crescere le piante di girasole funziona bene.

Questo garantisce la possibilità di tenere questo sistema attivo per lungo tempo, almeno fino alla fine del ciclo di vita dei girasoli stessi.

Il parametro nei confronti del quale i girasoli funzionano meglio è la domanda chimica di ossigeno, (COD), che risulta ridotta anche oltre il 60%.

Questo fino al momento della fioritura dei girasoli.

C’è anche una buona azione di riduzione dei nitrati, che tuttavia è più limitata nel tempo: infatti, più passa il tempo è più l’efficacia si riduce.

Il fosforo, tuttavia, rimane sempre piuttosto alto, oltre il 60%.

Ci sono poi significative differenza tra i due possibili approcci da usare.

Bisogna piantare girasoli in modo diverso per ottenere il risultato migliore per il caso specifico - immagine Bru-nO @Pixabay
Bisogna piantare girasoli in modo diverso per ottenere il risultato migliore per il caso specifico – immagine Bru-nO @Pixabay

Piantare Girasoli In Modo Diverso Per Avere Risultati Diversi

Piantando girasoli con il metodo della zona umida a flusso verticale, la riduzione degli inquinanti (complessivamente) è inferiore.

Pertanto, in condizioni generali, la scelta dovrebbe cadere sulla creazione di una zona umida a flusso orizzontale sotto-superficiale.

Questa modalità è quella che garantisce infatti le migliori percentuali di rimozione degli inquinanti, tra cui COD e nitrati.

Tuttavia, la zona umida a flusso verticale presenta un grande vantaggio, rispetto a quella con flusso orizzontale.

Infatti, il flusso verticale garantisce una ottima riduzione del volume liquido del percolato: una riduzione che arriva in media fino all’80%.

Girasoli per l'ambiente, girasoli per l'energia - immagine geralt @Pixabay
Girasoli per l’ambiente, girasoli per l’energia – immagine geralt @Pixabay

Una Doppia Azione Da Inserire In Una Strategia Più Ampia

Da quanto emerge, non basta pensare di piantare girasoli per intervenire sui possibili problemi legati al percolato di una discarica di rifiuti urbani.

Anche la modalità di piantumazione è molto importante.

Quando la concentrazione di alcuni inquinanti è particolarmente pericolosa, ma il volume d’acqua del percolato non è ingente (il che contribuisce alla maggiore concentrazione), la scelta dovrebbe ricadere sul flusso orizzontale.

Al contrario, quando il volume per percolato è molto ingente, ma i livelli di contaminazione non sono molto alti, anche il flusso verticale può essere un’ottima opzione.

Resta il fatto che, molto spesso, è utilissimo associare questa soluzione ad altre, nel contesto di una più ampia ed articolata strategia.

Girasoli grandi alleati per combattere l'inquinamento ambientale - immagine ulleo @Pixabay
Girasoli grandi alleati per combattere l’inquinamento ambientale – immagine ulleo @Pixabay

Verso Una Protezione Naturale Totale Dai Rischi Delle Discariche

Questo accade soprattutto in presenza di discariche di rifiuti che diventano una sorgente di inquinanti molto diversi tra loro, tra cui le PFAS, i metalli pesanti, molti microinquinanti ed altri ancora.

In tutti questi casi, una sola azione di intervento non basta ed è necessario studiare soluzioni più articolate e complesse.

Esistono molti elementi naturali in grado di intervenire e, cosa persino più interessante, molti di essi crescono spontaneamente nelle vicinanze delle discariche stesse.

Un grande vantaggio, perché gli elementi naturali già in certa maniera “abituati” a sopravvivere in quelle particolari condizioni hanno tolleranza molto maggiore agli inquinanti di altri che potrebbero essere portati sul posto per raggiungere il medesimo scopo.

Piantare girasoli per risolvere molti problemi legati alla presenza delle discariche di rifiuti

Conclusioni

Piantare girasoli può dunque far bene sia all’ambiente che alla produzione energetica, considerando che is emi possono ben essere utilizzati per questa finalità.

Tuttavia, questa soluzione dimostra in modo molto chiaro che per risolvere (o anche solo ridurre) un rischio ambientale è necessario adottare un approccio molto “creativo”.

Diversi sono i modi per piantare gli elementi naturali e i risultati saranno dipendenti dall’approccio scelto.

Inoltre, è importante prendere coscienza del fatto che nella maggioranza dei casi non è possibile fare fronte alle minacce ambientali con un solo metodo.

Quello che conta, ancora e sempre di più, è la strategia.

Una volta fissato un obiettivo, poi, sarà possibile decidere l’approccio più adatto per quel contesto particolare.

Così facendo, anche un gesto “comune” come quello di piantare girasoli diventerà un grande sostegno al pianeta contro l’inquinamento di oggi.

Ma anche di domani.