Tetto Verde: Ecco A Cosa Deve Servire Per Davvero

Una delle azioni più importanti che possiamo realizzare per contrastare, allo stesso tempo, il cambiamento climatico e l’inquinamento ambientale è senza dubbio installare dei tetti verdi sulle abitazioni ed anche sugli edifici pubblici.

Tuttavia, l’obiettivo del video di oggi, è quello di dimostrare come i tetti verdi non siano soltanto un elemento di arredo urbano.

Essi sono sempre più una importante misura per la tutela e la promozione della salute e degli ecosistemi.

Come stiamo per vedere, i tetti verdi possono intervenire su entrambi questi due importanti temi e dobbiamo sfruttare questa possibilità al meglio.

Andiamo quindi a scoprire come un tetto verde è in grado di fare del bene all’ambiente ed alla salute.

Senza dimenticare il miglioramento dell’aspetto estetico delle nostrte città.

Tetto verde per contrastare inquinamento e cambiamento climatico

Tetti Verdi Come Soluzione Ambientale

Fino ad oggi i tetti verdi sono stati considerati meramente come un elemento di arredo urbano.

Questo oggi non deve più essere considerata l’unica qualità che i tetti verdi possiedono.

Da oggi dobbiamo cominciare a considerare i tetti verdi come un vero strumento per combattere nello stesso momento inquinamento e cambiamento climatico.

Come questo può accadere?

Tetti Verdi, Inquinamento Urbano e Gas Serra

Un tetto verde ha la possibilità di contrastare nello stesso momento sia gli inquinanti urbani (catturandoli), sia i gas serra.

In particolare per quanto riguarda il gas serra, la scelta del substrato determina la capacità di assorbimento di un tetto verde nei confronti dei gas serra.

Pertanto, la composizione del tetto verde intesa come le specifiche piante che lo compongono, in associazione con la composizione del substrato (terriccio) sul quale esse crescono, è determinante per intervenire sia sull’inquinamento ambientale che sul cambiamento climatico.

Rifiuti dell’edilizia come risorsa per aiutare il tetto verde a combattere il cambiamento climatico – immagine 652234 @Pixabay

Un Rifiuto Per I Tetti Verdi

Per quanto riguarda le capacità di assorbimento dei gas serra da parte del substrato di un tetto verde, esiste un particolare tipo di rifiuto in grado di aumentare molto significativamente questa capacità di assorbimento.

Si tratta dai rifiuti che provengono dall’edilizia, così come tutto ciò che viene scartato al momento della costruzione degli edifici (WBMS).

Tutte le volte in cui questo particolare tipo di rifiuto è stato integrato nella composizione del substrato per un tetto verde, c’è un significativo aumento dell’assorbimento dei gas serra presenti nell’atmosfera.

Un’Opzione Alternativa Per I Tetti Verdi

Per essere ancora più completi, dobbiamo dire che esiste un altro tipo di composizione di substrato che può ottenere risultati simili, sebbene sia meno efficace di quello che abbiamo visto precedentemente.

Si tratta di un substrato realizzato esclusivamente con suolo naturale locale (LNS), che è in grado di sostenere molto bene determinati elementi vegetali ed al tempo stesso garantire un sufficiente assorbimento di gas serra.

Esempio di un tipico tetto verde - immagine Philadelphia Green Roof LLC
Esempio di un tipico tetto verde – immagine Philadelphia Green Roof LLC

Trasformare Un Tetto Verde In Soluzione Anti-Cambiamento Climatico

Anche le piante che vengono ad essere piantumate sul tetto verde, sono particolarmente importanti.

Ad esempio, possiamo ricordare:

  • N. auriculata
  • L. spicata
  • L. vicaryi

Le piante indicate sopra possono essere piantumate a profondità variabile: 20 cm, 25 cm oppure anche 30 cm.

Nello specifico, vi raccomando di ricordare la presenza del Ligustrum vicaryi, una pianta molto importante proprio per le sue capacità di assorbimento delle polveri urbane.

Prendendo le piante giuste, che riescono ad assorbire bene l’inquinamento e portandole sul substrato realizzato con WBMS, il tetto verde riesce ad agire su entrambi questi problemi.

Un altro esempio di tetto verde - immagine Architizer Journal
Un altro esempio di tetto verde – immagine Architizer Journal

Una Pratica Da Diffondere Sul Territorio

Per quanto riguarda i numeri, il substrato realizzato con la presenza dei rifiuti dei materiali provenienti dall’edilizia ottiene migliori risultati, in particolare 72,6 kg C per metro quadrato.

Qualora questo materiale non fosse disponibile, è comunque possibile utilizzare il suolo naturale locale come substrato e poter raggiungere un assorbimento di 65,6 kg C per metro quadrato.

Per quanto riguarda la media annuale, il substrato con rifiuti dell’edilizia assorbe circa 1,8 volte di più rispetto al substrato realizzato con suolo naturale locale.

L’efficacia maggiore del substrato realizzato con rifiuti dell’edilizia si riduce leggermente quando consideriamo l’assorbimento totale durante l’anno, tenendo conto di tutte le condizioni ambientali che possono verificarsi.

Le Condizioni Ambientali Influenzano L’Efficacia dei Tetti Verdi

In dipendenza delle condizioni ambientali, ci possono essere dei risultati diversi dal punto di vista sia dell’assorbimento delle polveri urbane, sia dell’assorbimento dei gas serra a livello del substrato.

Questo è il motivo per cui è necessario ad adottare questa soluzione anche in condizioni reali, al fine di migliorarla costantemente con il tempo.

Il Ligustrum vicaryi – immagine Centre Jardin Lac Pelletier

La Migliore Combinazione Per Combattere I Gas Serra

In sintesi, un substrato caratterizzato dalla presenza dei rifiuti dell’edilizia, in associazione con le piante di Ligustrum vicaryi, può essere considerata come la migliore e più efficace configurazione di un tetto verde.

Questo è particolarmente vero quando l’obiettivo è quello di agire contemporaneamente sia sul sequestro dei gas serra sia sulla riduzione delle polveri urbane.

Limitazioni All’Impiego di Un Tetto Verde Per Scopi Ambientali e Climatici

La soluzione presentata oggi è certamente importante ed interessante, tuttavia necessita di ulteriori studi e soprattutto di applicazioni sul campo per risolvere alcuni problemi.

Soprattutto a proposito della sua tenuta nel corso del tempo, per lunghi periodi.

Tra i problemi da risolvere, c’è anche la necessità di tenere conto delle caratteristiche ambientali, climatiche e meteorologiche della zona.

In alcuni casi, potrà essere necessario cambiare la tipologia delle piante che compongono il tetto verde a seconda di particolari eventi ambientali.

Inoltre, è importante garantire un monitoraggio costante sull’assorbimento del gas serra ed anche delle polveri urbane.

L’obiettivo è quello di evitare che si verifichi il fenomeno della saturazione, che  renderebbe vana l’attività di assorbimento.

Come potete notare, c’è ancora del lavoro da fare, ma la linea tracciata da seguire è decisamente interessante, in quanto consente di intervenire sul cambiamento climatico e sull’inquinamento ambientale allo stesso momento.

Questo con la contemporanea riduzione delle isole di calore, unitamente al miglioramento dell’aspetto estetico delle città.

Tetto verde per contrastare inquinamento e cambiamento climatico

Conclusioni

Sebbene la riduzione delle emissioni di gas serra alla fonte sia e rimanga un imperativo, esistono molte soluzioni naturali che possono essere utilizzate già da questo momento.

Non c’è quindi da aspettare, per migliorare le cose su scala locale.

I tetti verdi rappresentano una delle soluzioni da mettere in opera adesso, senza attendere, per raggiungere due importanti scopi.

Da un lato la riduzione delle polveri urbane, dall’altro la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico.

Perché i tetti verdi siano però realmente efficaci, non è sufficiente realizzarli come elemento di arredo urbano.

È importante capire quale substrato sia il migliore per l’assorbimento dei gas serra e  su di esso piantumare degli elementi naturali che sono a loro volta i migliori per assicurare il più alto assorbimento delle polveri urbane.

La strada è dunque tracciata: ora, come sempre, è importante che venga seguita.