Isole Di Plastica: Quando Il Rischio Diventa Più Alto

Isole di plastica come veicolo per numerosi inquinanti chimici. Questo è, in sintesi, il significato del video precedente, tuttavia c’è molto di più.

Continuiamo oggi il nostro viaggio alla scoperta delle isole di plastica, per comprendere meglio quali meccanismi regolano l’inquinamento chimico determinato da queste formazioni sul mare.

La specifica composizione dei prodotti plastici che finiscono in mare è determinante: oggi però scopriremo che ci sono altri importanti parametri che regolano il potenziale inquinante delle isole di plastica.

La situazione è ancora più complessa di quanto possa sembrare.

È fondamentale conoscerla, affinché si possa adottare la migliore strategia di intervento sia direttamente in mare, sia a protezione degli ambienti costieri.

Isole di plastica la situazione peggiora sempre di più

Isole Di Plastica Come Veicolo Di Svariati Inquinanti Chimici

Il vero problema dell’inquinamento chimico legato alla presenza delle isole di plastica è rappresentato dalla presenza di additivi, utilizzati per aumentare la vita media dei materiali polimerici.

Nel video precedente abbiamo analizzato la presenza degli stabilizzanti UV ed anche dei PBDE.

Entrambe le categorie di inquinanti sono molto importanti per il loro potenziale di inquinamento diretto, in sinergia con il rischio meccanico determinato dalla presenza dei frammenti di plastica.

Inoltre, le sostanze chimiche adese alla plastica hanno la possibilità di staccarsi da essa ed inquinare direttamente sia l’ecosistema che gli animali marini.

Isole di plastica anche al largo delle isole Cocos
Isole di plastica anche al largo delle isole Cocos – immagine Kids News

Anche Gli Antiossidanti Sono Presenti Nelle Isole Di Plastica

Aggiungiamo oggi una ulteriore categoria di inquinanti che risultano particolarmente presenti all’interno delle isole di plastica. 

Si tratta degli antiossidanti, la cui presenza è facilmente rilevabile al momento dell’analisi dei frammenti di plastica che raggiungono le coste.

In particolare voglio portare alla vostra attenzione uno studio molto importante in materia, realizzato nel 2017, che riguarda la presenza di alcuni specifici prodotti chimici all’interno di una isola di plastica.

L’Età Della Plastica Come Riferimento

Questo lavoro è stato particolarmente utile perché ha indagato le differenze che possono sussistere a livello di inquinamento ambientale da parte di prodotti realizzati più recentemente rispetto ad altri che sono presenti sul mercato da più tempo.

Si tratta di una considerazione di non poco conto: infatti, i processi industriali diventano sempre più articolati e complessi con il passare degli anni.

In conseguenza di ciò, prodotti realizzati con tecniche e materiali diversi presentano un potenziale di inquinamento ambientale altrettanto diverso.

Le isole di plastica veicolano molti inquinanti e li portano sulle coste
Le isole di plastica veicolano molti inquinanti e li portano sulle coste – immagine NT Independent

Quantità Di Prodotti Chimici Rilevati Nell’Isola Di Plastica

Con riferimento a questo studio realizzato in Corea, abbiamo quanto segue. 

La categoria di inquinanti più presente è risultata essere rappresentata dagli antiossidanti, che hanno presentato concentrazioni più alte rispetto agli stabilizzatori UV.

Aspetto decisamente interessante, gli antiossidanti sono risultati particolarmente presenti sia nei frammenti plastici di maggiore età, sia in quelli appartenenti alle cosiddette “nuove plastiche”.

Questo risultato è indicativo di un maggiore uso degli antiossidanti rispetto agli stabilizzatori UV in generale.

Dettaglio Degli Antiossidanti Presenti Nelle Isole Di Plastica

Andando un po’ più in dettaglio, si è rilevato che due antiossidanti sono più presenti rispetto ad altri.

Si tratta di Irganox 1076 ed Irganox 1010: sono degli antiossidanti comunemente utilizzati in vari processi industriali, come quelli della gomma e dei polimeri per proteggere i materiali dal deterioramento.

È utile citare questi due antiossidanti per un motivo molto specifico.

Un motivo che ha importantissime implicazioni a livello dell’impatto delle materie plastiche sugli ecosistemi. 

La plastica usa-e-getta ha effetti molto particolari in tema di inquinamento ambientale – immagine Positive Change For Marine Life

Il Ruolo Determinante Delle Plastiche Usa-e-Getta

I picchi di concentrazione di additivi chimici come quelli osservati in precedenza, si sono osservati quasi esclusivamente nei prodotti di plastica usa e getta.

Questo rende ragione di appoggiare e supportare attivamente le campagne per la riduzione, finalizzata all’eliminazione, di tutti i prodotti di plastica usa e getta.

Questi prodotti, oltre a rappresentare un problema meccanico per gli ecosistemi, estendono nel tempo e nello spazio il rischio di inquinamento chimico.

Una grande isola di plastica che manda detriti sulla cosa – immagine University of Colorado Boulder

Prodotti Diversi, Inquinamento Diverso

C’è un’altra importante considerazione da fare. 

Ad eccezione dell’antiossidante Irganox 1076 e dello stabilizzatore UV-326, la maggior parte degli antiossidanti e degli stabilizzatori UV è risultata particolarmente alta nei prodotti di plastica di recente produzione.

Questo significa che con il passare del tempo i materiali plastici tendono a rilasciare gli additivi chimici nell’ambiente marino.

Quanto osservato è in parziale contrasto con quanto abbiamo visto nel video precedente.

La ragione di questo comportamento va ricercata soprattutto nella tipologia dei rifiuti che compongono le isole di plastica.

Possiamo quindi assumere che parametri come l’età e la composizione specifica dei prodotti di plastica siano determinanti.

Da questi, infatti, dipende il comportamento ambientale degli additivi chimici adesi alle plastiche stesse.

Cosa Dobbiamo Conoscere Circa La Composizione Delle Isole Di Plastica

Per quanto possa sembrare complicato, l’ideale sarebbe conoscere la composizione qualitativa di ogni singola isola di plastica. 

Questo è teoricamente possibile conoscendo l’origine dei rifiuti plastici che arrivano al mare o direttamente agli oceani.

Sicuramente, una buona componente di questi materiali arriva dalla terraferma, pertanto è necessario agire sia sulla plastica sia sulle microplastiche per ridurre il più possibile la possibilità che queste possono raggiungere l’ambiente marino. 

Come appaiono le isole di plastica da sotto la superficie dell'acqua
Come appaiono le isole di plastica da sotto la superficie dell’acqua – immagine GizModo

Il Ruolo Delle Microplastiche Originate Dalle Isole Di Plastica

Un altro aspetto di particolare importanza è rappresentato dalla degradazione dei frammenti sintetici che compongono le isole di plastica.

Questi hanno la capacità di entrare più facilmente negli organismi marini ma anche di veicolare le stesse sostanze chimiche.

La formazione delle microplastiche che si staccano dai frammenti di un’isola di plastica è quindi responsabile di una importante estensione e capillarizzazione del rischio.

Isole di plastica costruite in città anche come strumento per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema
Isole di plastica costruite in città anche come strumento per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema – immagine Livegreenblog

Una Importante Lezione

Mettendo in parallelismo il video precedente e quello di oggi, emerge un quadro abbastanza complicato. 

Questo sebbene siano state considerate soltanto due, sebbene importanti, categorie di inquinanti chimici potenzialmente presenti all’interno delle isole di plastica.

Gli stabilizzatori UV e gli antiossidanti dimostrano un comportamento che può essere simile in determinate occasioni, ma anche dissimile in altre.

Nonostante le caratteristiche che possono accomunarle, le isole di plastica vanno considerate come unità a se stanti, soprattutto per quanto riguarda il potenziale di inquinamento chimico che portano con loro.

Plastiche come trappole per gli animali marini – immagine The Ocean Cleanup

Il Ruolo Importante Delle Tecnologie Come Supporto

Controllare il comportamento dei frammenti di plastica che si aggregano nel mare e negli oceani è evidentemente quasi impossibile.

In questo senso le tecnologie, tra cui i modelli previsionali ed i simulatori, sono sempre più essenziali per stimare dove l’inquinamento chimico potrebbe andare a determinare i peggiori effetti.

Allo stesso modo, sarebbe utilissimo poter disporre di un database di additivi chimici potenzialmente e più verosimilmente presenti all’interno delle singole isole di plastica.

Questa è una delle sfide più importanti che l’umanità si trovi e si troverà ancora ad affrontare nel corso degli anni.

Isole di plastica la situazione peggiora sempre di più

Conclusioni

Le isole di plastica presentano un elevato potenziale dal punto di vista dell’inquinamento chimico. 

Tuttavia dobbiamo analizzare ancora altre sostanze ed altri additivi, perché il quadro è persino più complesso.

Sarà in particolare la volta, nella prossima occasione, di analizzare il comportamento dei PBDEs, così importanti nelle isole di plastica ed anche sulla terraferma.

La complessità e la spinta tecnologica dei processi produttivi, stanno determinando una significativa variazione del rischio chimico, anche associato alla presenza delle isole di plastica nei mari e negli oceani.

Cercare di conoscerle al meglio è un dovere.