Erosione Del Suolo: Cosa Fare Per Recuperare (Letteralmente) Il Terreno

Tutti dobbiamo impegnarci attivamente per il contrasto ai cambiamenti climatici: una delle prime azioni da mettere in campo è quella per il contrasto all’erosione del suolo.

Si tratta di una questione di rilevanza globale, per la quale esistono soluzioni non omogenee, nel senso che è necessario variare l’approccio a seconda delle specifiche condizioni ambientali.

Tuttavia, in questa occasione, voglio presentarvi una strategia che sebbene sia calata a livello di una specifica realtà territoriale, ci insegna cosa si può fare anche ad altre latitudini.

Infatti, apprendendo quale sia l’approccio giusto sul piano strategico, i metodi (e gli elementi naturali coinvolti) possono cambiare, senza correre il rischio di perdere in efficacia.

L’erosione del suolo è un nemico comune, al quale dobbiamo contrapporre soluzioni naturali che recuperino e rivitalizzino il terreno.

Senza recupero (chiamatelo pure “ripristino della natura”) non ci sarà futuro per gli ecosistemi.

Ecco perché l’azione deve essere rapida e perfettamente integrata nei cicli naturali.

Erosione del suolo recuperatelo così

Erosione Del Suolo Come Banco Di Prova

Spesso si assiste al dibattito (sempre e comunque fazioso e ben poco scientifico) sulle responsabilità (o meno) del genere umano nei confronti del cambiamento climatico.

Ebbene, è ovvio che i cambiamenti climatici hanno anche una matrice naturale; altrettanto ovvio è che il mastodontico livello di emissioni determinato dalle attività umane a partire dalla rivoluzione industriale in poi rappresenta una causa determinante.

Il vero problema dei “negazionisti” è quello di non conoscere alcuna soluzione al problema del cambiamento climatico.

Niente paura: c’è chi, più accorto, responsabile e studioso di loro, può dare una mano al pianeta.

Insieme, si può fare molto.

Contro il fenomeno dell'erosione di suolo si devono fare molti sforzi - immagine Tumisu @Pixabay
Contro il fenomeno dell’erosione di suolo si devono fare molti sforzi – immagine Tumisu @Pixabay

Erosione Del Suolo A Doppia Matrice

Anche se (per assurdo) il genere umano non avesse alcuna colpa (ma ne ha) nel determinismo dei cambiamenti climatici, questo non basterebbe per “auto-assolversi”.

Infatti, si potrebbe a buon diritto tacciare gli abitanti del pianeta di “omissione di soccorso”, per l’ignavia e l’inattività nel trovare e soprattutto applicare soluzioni.

L’erosione del suolo deriva da fattori ambientali e climatici (prima matrice) ma anche da pratiche scellerate ed irresponsabili da parte di attività umane (seconda matrice).

In entrambi i casi, il risultato è l’impoverimento del suolo e la sua perdita è una diretta e (quasi) inevitabile conseguenza.

L'erosione del suolo può determinare molti problemi - immagine Sandid @Pixabay
L’erosione del suolo può determinare molti problemi – immagine Sandid @Pixabay

Prevenire e Curare L’Erosione Del Suolo

La prima cosa da fare è mettere in campo azioni fattibili per evitare che si verifichi il fenomeno dell’erosione del suolo.

Non è l’obiettivo di oggi, perché dobbiamo concentrare l’attenzione su di un’altra fase, egualmente importante.

Si tratta della possibilità di rivegetare il suolo, a seguito di fenomeni di erosione.

In pratica, l’impegno di tutti deve essere quello di riportare alla vita le aree che sono andate incontro a totale o parziale impoverimento, al fine di recuperarle per i più diversi usi.

Invertire il fenomeno dell'erosione del suolo è fondamentale - immagine Stufforge @Pixabay
Invertire il fenomeno dell’erosione del suolo è fondamentale – immagine Stufforge @Pixabay

Soluzioni Adattabili A Partire Dalla Medesima Strategia

Le condizioni ambientali sono essenziali per la buona riuscita di un intervento di rivegetazione o recupero del suolo.

Ecco perché non si può pensare di usare sempre la stessa soluzione in tutte le aree interessate da questo fenomeno.

E’ importante creare delle casistiche, basate sulle caratteristiche specifiche dei luoghi di azione.

Una volta fatto, grazie anche alle tecnologie ed ai simulatori sarà possibile calcolare con maggiore precisione quali elementi naturali possono essere più adatti per un intervento in diverse condizioni ambientali e climatiche.

Senza dimenticare che i dati derivanti dalle esperienze dirette sul campo sono la base per affinare le simulazioni e renderle sempre più attendibili e precise.

Un’immagine della Contea di ChangPing, in Cina – immagine Travel Cities

Un Caso Di Successo Che Arriva Dalla Zona Di Pechino

Come anticipato, è importante conoscere prima di tutto lo specifico contesto nel quale l’intervento di recupero dell’erosione del suolo si viene a localizzare.

Esiste un caso davvero emblematico, che arriva dalla Contea di ChangPing, non lontano dalla capitale cinese.

In quest’area, dove si conducono studi e progetti specifici per il recupero ecologico, si sono ottenuti importantissimi risultati di rivegetazione che possono essere esportati in tutte le aree del mondo che presentano simili condizioni ambientali.

Senza entrare nel dettaglio, tali condizioni si riassumono come segue.

Andamento nel tempo di temperature e precipitazioni nell’area oggetto di interesse – immagine Università di Pechino e di Shanxi

Le Condizioni Ambientali e Climatiche di Riferimento

L’area oggetto di intervento per recuperare l’erosione del suolo in questo caso presenta le seguenti caratteristiche:

  • Clima monsonico continentale
  • Stagione delle piogge compresa tra Giugno e Settembre
  • Livello di precipitazioni annue (media storica) di 620 mm
  • Temperature minima e massima comprese tra 0 e 30°C
  • Area pianeggiante
  • Terreno in prevalenza sabbioso ed argilloso
  • Livello di pH medio del suolo pari a 7.44

Altri parametri possono influenzare la riuscita dell’intervento previsto, tra cui:

  • Materia organica (nel caso in oggetto pari a 4.72 g/kg)
  • Azoto totale (nel caso in oggetto pari a 2.47 g/kg)
  • Azoto disponibile (nel caso in oggetto pari a 19.06 mg/kg)
  • Potassio disponibile (nel caso in oggetto pari a 22.23 mg/kg)
  • Fosforo disponibile (nel caso in oggetto pari a 4.74 mg/kg)

Possono sembrare dettagli tecnici, ma conoscendo esattamente queste caratteristiche si può già sapere dove un intervento di tale fattura potrà riuscire al meglio.

Per altri valori di riferimento, è necessario cambiare elementi naturali.

L'arbusto Amorpha fruticosa è ottimo per il contrasto all'erosione del suolo - immagini Plants of the World Online @Kew Science
L’arbusto Amorpha fruticosa è ottimo per il contrasto all’erosione del suolo – immagini Plants of the World Online @Kew Science

Quali Elementi Naturali Per Invertire il Fenomeno Dell’Erosione Del Suolo?

Nel caso in oggetto (ed in tutti i casi comparabili per condizioni ambientali e climatiche), è suggerita una rivegetazione composta di 3 piante erbacee (di cui 2 sono floreali) ed un arbusto.

Di seguito, la lista degli elementi naturali utilizzati con successo:

  • Arbusto: Amorpha fruticosa
  • Pianta erbacea 1: Festuca arundinacea
  • Pianta erbacea 2 (floreale): Orychophragmus violaceus
  • Pianta erbacea 3 (floreale): Viola philippica

Questi elementi naturali sono stati scelti e mixati tra di loro per garantire una copertura rivegetativa che soddisfacesse due condizioni.

Prima di tutto la velocità di crescita e successivamente la stabilità del manto verde, che potesse rimanere in loco per molto tempo e garantire così il pieno recupero della biodiversità del sito.

Si è però osservato qualcosa di molto interessante.

Anche la Festuca arundinacea è consigliata contro l'erosione del suolo - immagine Fabio Polo
Anche la Festuca arundinacea è consigliata contro l’erosione del suolo – immagine Fabio Polo

Il Rapporto Particolare Tra Le Piante Erbacee e Gli Arbusti

I risultati hanno mostrato che le specie erbacee hanno accelerato la formazione di una copertura vegetativa sull’area in precedenza andata incontro ad erosione.

Tuttavia, la loro presenza ha inibito fortemente la crescita degli arbusti.

In genere, gli arbusti consentono una copertura più rapida, ma meno duratura, pertanto è necessario che le componenti, visti i rapporti tra loro, non siano rappresentati in parti uguali.

Così risulta che la proporzione tra arbusti e piante erbacee (al momento della piantumazione) deve essere in rapporto di 6:4 oppure 7:3 (numero maggiore per gli arbusti, che poi sono inibiti dalla presenza delle altre piante).

Ogni pianta erbacea, a sua volta, deve soddisfare alcune prescrizioni.

Orychophragmus violaceus tra i candidati per la rivegetazione dopo l'erosione - immagine Maximus Academic Press
Orychophragmus violaceus tra i candidati per la rivegetazione dopo l’erosione – immagine Maximus Academic Press

Quali Requisiti Per le Piante Erbacee Nel Contrasto All’Erosione Del Suolo?

La Festuca arundinacea cresce abbastanza lentamente, però garantisce una buona stabilità nel tempo.

Questo la rende ottima candidata per rivegetare il suolo, anche se è necessario accompagnarla con altre piante, che presentano diverse caratteristiche.

La seconda pianta erbacea, l’Orychophragmus violaceus, cresce molto velocemente tuttavia non ha una buona stabilità nel tempo.

Questo comporta la perdita del manto rivegetato, cosa che rende necessaria l’aggiunta di altre piante.

Infine, la Viola philippica appare come la “migliore opzione” per equilibrare le cose.

Infatti, essa cresce abbastanza velocemente ed ha una buona stabilità.

La Viola philippica un'altra pianta floreale di grande utilità per il contrasto all'erosione del suolo - immagine Wikimedia Commons
La Viola philippica un’altra pianta floreale di grande utilità per il contrasto all’erosione del suolo – immagine Wikimedia Commons

Gli Elementi Naturali Per Rivegetare Il Suolo Eroso Non Possono Stare Da Soli

Come indicato sopra, il mix tra queste tre piante erbacee e la specie di arbusto identificata rappresenta la base su cui lavorare per invertire il fenomeno dell’erosione del suolo.

Ci sono varie configurazioni possibili, la cui scelta dipende dal particolare momento dell’anno, oltre che naturalmente dalle specifiche condizioni ambientali.

Gli elementi naturali da usare per questa rivegetazione possono essere tutti e 4, ma anche 3 oppure anche soltanto 2.

Resta il fatto che, proprio per venire incontro alle particolari caratteristiche del luogo e della stagione in cui avviene l’intervento, altri elementi naturali possono rientrare nello schema.

Tra questi, le prime nella lista sono le piante native che possono trovarsi spontaneamente in loco.

Un’area in rivegetazione – immagine Soils For Life

Recuperare l’Erosione Del Suolo In Diversi Momenti Dell’Anno

Quando si affronta un intervento per contrastare l’erosione del suolo utilizzando vari elementi naturali, ci sono due livelli di rivegetazione a cui ambire.

Il primo livello, considerato buono, è una copertura verde del 60%.

Il secondo, considerato ottimo, è una copertura più ampia del territorio, che arriva all’80% dell’area soggetta ad erosione di suolo.

In questo caso, il lavoro ha riguardato un periodo comrpeso tra il mese di Maggio ed il Luglio dell’anno successivo.

Varie combinazioni di elementi naturali hanno dato un esito diverso, ma in due casi la copertura dell’area in precedenza erosa ha raggiunto (e superato) l’80% del totale.

E’ importante adattare la rivegetazione alle specifiche condizioni del territorio – immagine hosorio33 @Pixabay

Quando La Rivegetazione E’ Un Successo

Tra le varie combinazioni possibili, due in particolare hanno dimostrato (per il caso in specie) un grande esito.

La prima è costituita dall’associazione dell’arbusto Amorpha fruticosa e dalla pianta erbacea Festuca arundinacea, con un rapporto di 6:4 ed una densità di piantumazione della Festuca di 6 g/m2.

La seconda combinazione è costituita sempre dall’arbusto Amorpha fruticosa e dalla pianta erbacea floreale Viola philippica, ancora una volta con un rapporto di 6:4 ed una densità di piantumazione della Viola di 1.5 g/m2.

In entrambi i casi il ruolo dell’arbusto è essenziale: poiché la presenza delle piante erbacee la inibisce, è importante trovare la giusta proporzione e non eccedere con le piantumazioni.

Erosione del suolo recuperatelo così

Conclusioni

Questo caso che arriva dalla Cina deve diventare un vero paradigma di riferimento, per vari motivi.

Prima di tutto, ci insegna che gli elementi naturali in grado di invertire il fenomeno dell’erosione del suolo ci sono, ma è necessario studiare attentamente la zona oggetto dell’intervento.

Inoltre, i rapporti che si creano tra i vari elementi naturali sono determinanti per il risultato finale.

Ciò che conta maggiormente, tuttavia, è la necessità di raccogliere dati molto precisi sulle condizioni ambientali e climatiche dell’area.

Solo conoscendo specifiche caratteristiche è infatti possibile adattare la soluzione al meglio.

Altro aspetto essenziale è quello di trovare altre aree del mondo che presentano caratteristiche e parametri sovrapponibili, per estendere anche ad esse questo successo.

Infine, grazie alle tecnologie come i simulatori, sarà sempre più facile studiare letteralmente a tavolino la composizione e la disposizione degli elementi naturali per rivegetare aree che presentano caratteristiche anche molto diverse da quelle delle zone oggetto fino ad oggi di intervento.

C’è la possibilità di contrastare in modo efficace l’erosione del suolo, a vari livelli.

E’ il momento di cominciare.